Ahi, maria...
“Coltiva marijuana in casa e il padre se la fuma”, titola ironicamente icastico l'Alto Adige. La notizia è su tutti i giornali: un ragazzo di vent'anni e una serra dove coltiva la cannabis, una “passione” condivisa con il padre 46enne che poi la fuma con gli amici motociclisti come lui. La storia non ha però lieti fine: scoperti dai carabinieri il figlio è stato arrestato per detenzione e produzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, il padre è stato invece denunciato per possesso di droga.
Del tema violenza si è discusso ieri in Giunta pronvinciale: “Durnwalder: sicurezza, nessun allarmismo” sintetizza il Corriere. Security dentro e fuori i locali e controlli serrati sull'uso e abuso di alcolici le ricette (e su alcol e minorenni ha scritto oggi la Tageszeitung nell'articolo “Null Toleranz”). In Comune a Bolzano invece torna di attualità i dibattito sulle videocamere di sorveglianza.
Il Landeshauptmann Luis Durnwalder interviene anche sulla vertenza Röchling. Le oltre 450 firme di lavoratori dell'azienda in calce a una petizione in cui gli viene chiesto di intervenire sulla questione, non sortiscono l'effetto sperato, anzi. “Quattordicesima, sì al taglio” titola il Corriere. Dunwalder invita i sindacati ad accettare i sacrifici chiesti dall'azienda, conditio sine qua non per investire nello stabilimento italiano e stabilizzare i precari neoassunti, che però, per identiche mansioni, riceverebbero un salario inferiore ai colleghi più anziani e tutelati.