Società | I tre nuovi preti indiani

Dall'India a Bolzano: intervista a don Sebastian

Don Sebastian Muthirenthikal arriva dal Kerala, una regione dell'India meridionale. Da cinque mesi ha fatto di Bolzano e della parrocchia Don Bosco la sua casa assieme a due suoi connazionali.
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Foto: Salto.bz

Don Sebastian Muthirenthikal è un congregato dei Figli dell'Immacolata Concezione, un ordine di preti missionari fondata nel 1857 dal beato Luigi Maria Monti. Dall'India è arrivato fino a Bolzano, come cappellano dell'ospedale. In realtà, quando è arrivato qui assieme a due connazionali, Georgekutty Padavettumkalayil e Shibu Thekkinedath, ha aperto le proprie prospettive e oggi tiene messa, assiste alle funzioni e partecipa molto attivamente alla vita della parrocchia. "Sia io che i miei colleghi siamo stati accolti con affetto. Ci siamo sentiti a casa" ha affermato il missionario. Che ha aggiunto: "L'ambiente e il clima hanno aiutato molto. Anche in Kerala abbiamo montagne e boschi, e il colore predominante è il verde".

I tre missionari non hanno sentito in nessun modo il distacco e la novità. Secondo don Sebastian "qui in Alto Adige ci sono molti stranieri, e il nostro arrivo non ha suscitato particolare scompiglio". Padre Sebastian è abituato a visitare posti diversi e a ambientarsi in città nuove; i voti li ha infatti presi a Roma, dove si era trasferito cinque anni fa per compiere i suoi studi teologici. Bolzano è stata per lui una fresca novità, nonché una grande occasione: "Tutti e tre stiamo seguendo dei corsi di lingua. Io e don Georgekutty stiamo studiando il tedesco mentre don Shibu che consce un po' di tedesco ed è affidato alla parrocchia del Duomo sta imparando l'Italiano" ha affermato don Sebastian.

Certo fa riflettere che i tre nuovi preti siano stranieri. Il fatto è connesso alla crisi delle vocazioni, come osserva Muthirenthikal: "In Italia la situazione non è messa così male come nel resto d'Europa, anche se comunque quest'anno è stato ordinato un solo nuovo prete qui a Bolzano". La crisi delle vocazioni sta colpendo anche il Kerala, regione profondamente cattolica, racconta don Sebastian: "Se una volta prendere la strada della religione era anche un modo per sopravvivere e trovare un lavoro, in Europa come in India, oggi con il calo delle nascite e le migliori condizioni economiche, sempre meno giovani si affacciano alla vita religiosa". Ma non per questo viene meno il bisogno di una guida spirituale: i tre preti indiani erano venuti qui con lo scopo preciso di fornire assistenza nell'ospedale, eppure oggi si occupano di una buona fetta della vita pastorale della parrocchia. "Secondo me", conclude don Sebastian, "la diocesi di Bolzano ha preso una decisione forse coraggiosa ma giusta. Hanno studiato bene la situazione e oggi noi siamo qui per offrire il nostro sostegno".