Politica | Bolzano

Alpitronic al Bivio

La Giunta comunale del capoluogo approva l'insediamento dell'Alpitronic alla Frubona, al bivio di Merano, in attesa della contestata sede definitiva a Settequerce.
Frubona dal drone
Foto: Marco Molon Relazione Tecnica

Via libera della Giunta comunale di Bolzano all’insediamento produttivo dell’Alpitronic in zona Bivio di Merano, ai magazzini della Frubona nei pressi del quartiere Firmian. Il governo cittadino ha approvato all’unanimità la variante che consente di occupare una superficie di ben 15mila metri quadrati. Una soluzione provvisoria, in attesa della dislocazione (definitiva quanto contestata) a Settequerce, nel comune di Terlano. “Questa cooperativa ha messo a disposizione i suoi terreni perché, dopo aver razionalizzato i propri depositi, si è trovata ha con un capannone vuoto: piuttosto di lasciarlo vuoto, è meglio darlo a chi crea ricchezza, occupazione qualificata, tecnologia, sviluppo” ha commentato il primo cittadino di Bolzano, Renzo Caramaschi. Dopo il parere positivo della Giunta, la delibera sbarcherà in commissione e, a fine mese, in Consiglio comunale.

 

 

“Anche la società Alpitronic ha bisogno di razionalizzare: con cinque dislocazioni diverse,  ora necessita di circa 15mila metri quadri che servono per continuare la produzione, altrimenti delocalizza”. Esprimendo parere positivo su richiesta della Provincia, Bolzano dà spazio a “un importante insediamento produttivo, che porta ricchezza, occupazione e innovazione tecnologica”, così Caramaschi. “Non possiamo certo dirgli andate in Veneto, inutile che poi ci lamentiamo della fuga dei cervelli”, sottolinea il sindaco, secondo cui Bolzano è “una città abbottonata, coi bottoni stretti stretti”, timorosa delle novità: “L’insediamento a Ponte Adige non blocca l’espansione della città verso ovest, anzi, è una risorsa preziosa per l’economia di tutta la provincia”.