Economia | Mobilità

Aeroporto, Kompatscher fissa i termini

Cinque anni per raggiungere l’obiettivo altrimenti la Provincia si ritirerà. Resta in piedi l'ipotesi referendum.

Il referendum (consultivo) sull’aeroporto di Bolzano è la scelta più sensata da fare? La Provincia continua a pensare di sì; saranno quindi i cittadini a dover decidere sul futuro dello scalo e se si dovranno utilizzare ancora i finanziamenti pubblici. Difficile, del resto, che la Provincia si tiri indietro dopo aver investito già 4,5 milioni di euro per i lavori che dovrebbero iniziare il 25 agosto e proseguire per tre mesi, fino alla riapertura dell’aeroporto prevista per dicembre. L’idea è sempre quella di aumentare l’attrattività dello scalo bolzanino attraverso una serie di adeguamenti organizzativi e infrastrutturali. Intanto, come noto, i voli di linea fra Bolzano e Roma sono sospesi da metà giugno, idem per i voli charter (fermi dall’inizio di agosto) che garantivano i collegamenti con Sardegna, Sicilia e Calabria.

In un’intervista al quotidiano Alto Adige, Arno Kompatscher precisa che l’obiettivo dovrà essere raggiunto entro cinque anni altrimenti la Provincia farà marcia indietro. “Ci viene chiesto di essere raggiungibili dal resto d’Italia”, avverte il Presidente della Provincia, precisando che l’aeroporto non ha alcuna intenzione di diventare uno scalo internazionale. Allo stesso tempo il turismo deve essere incoraggiato e atterrare a Verona e Innsbruck non è la soluzione più ideale per raggiungere comodamente le località altoatesine. “È strategico per il nostro futuro garantire un buon collegamento sia ferroviario che aereo, anche con i charter […]. Il mondo dell’economia dell’economia chiede invece un efficace collegamento con Roma. Con il business plan [previsto per ottobre, ndr] potremo mettere a disposizione un servizio buono a basso costo per il contribuente. Pochi collegamenti che funzionino a spesa ridotta”, sottolinea Kompatscher.

Il prossimo passo è dunque quello di presentare in consiglio provinciale un ddl per far approvare il business plan e per autorizzazione gli investimenti destinati all’allungamento della pista che arriverebbe a poco più di 1.400 metri in tutto. Una volta approvata la legge, che permetterebbe alla Provincia di garantire un finanziamento annuo di 3/4 milioni allo scalo, si farà il referendum. Ipotesi concretizzabile? Chi vivrà vedrà.

Dura intanto la reazione di Maria Teresa Fortini (M5s) che su Facebook scrive:

"Atri milioni per il 'giocattolino'! Quanti buoni ed economici collegamenti con gli scali vicini si potrebbero sostenere con tutti questi milioni, invece di lasciare in mano il mercato ad un unico (o quasi) monopolista dei collegamenti privati che chiede 60 euro per portarti da Bolzano a Bergamo? In questo modo i cittadini pagano due volte. Bravo Arno Kompatscher, proprio un bravo amministratore NON direi!"