Mercato del lavoro: Praga meglio dell'Alto Adige
L'Alto Adige è più Mediterraneo o Mitteleuropa? Per provare a rispondere meglio a questa domanda è utile analizzare i dati regionali offerti in gran quantità dall'Eurostat regional yearbook.
Per vedere su molti indicatori come si posizionano i “Campioni d'Italia” nella Champions League europea. Partiamo con il pane quotidiano, i dati sul mercato del lavoro, pubblicati ad aprile 2015.
Obiettivo 75% occupati centrato
Uno dei pilastri della “strategia di Lisbona” è quello di avere il 75% di occupati tra i 20 ed i 64 anni entro il 2020. L'Alto Adige è il primo territorio italiano nel 2014, con il 76,1%, e l'unico quindi a centrare l'obiettivo Europa 2020. Guida il ranking l'arcipelago finlandese di Åland, con l'86,2%. Meglio dell'Alto Adige fanno molte regioni elvetiche, scandinave, inglesi. Ma, con una certa sorpresa, si trovano anche zone che erano al di là della “cortina di ferro”, come Chemnitz (78,9%), Praga (78,7%), Turingia (78,5%), Brandenburg (77,9%), Dresden (77,9%), Sachsen (77,8%), Lipsia (76,3%).
Comparando i dati degli anni della crisi (2009-2014) l'Alto Adige è l'unico territorio italiano con colorazione verde (crescita dell'occupazione), d'intensità minore però rispetto alle regioni di Germania, Svezia, Ungheria, ad alcune zone della Gran Bretagna e anche della Turchia e delle Repubbliche Baltiche.
Lavorare… a una certa età
In Europa l'età media avanza, ci sono meno lavoratori nella fascia 20-64, la fertilità è bassa. Sul report Eurostat c'è poi una definizione che potrebbe far venire un infarto ad un giovane milanese con le felpe geolocalizzate. Nel “Vecchio continente” sul piano lavorativo serve un net inflow of migrants, un incremento netto di (giovani) migranti. Se siete nati negli anni Ottanta, magari avrete un papà o una mamma nati negli anni del boom economico, con una pensione maggiore al vostro stipendio e con una vita piena e intensa, magari da nonni 2.0: tra nipoti, volontariato, varie attività.
A una certa età, prima della “terribile” Elsa (Fornero), ci si godeva la pensione. Questo si vede chiaramente nelle statistiche dei lavoratori tra i 55 ed i 64 anni: in Svizzera, Germania, Svezia, Norvegia, Islanda, Olanda, Danimarca ancora molti. In Alto Adige tra i 55 ed i 64 anni lavora il 56,6%, poco più che in Lituania, Estonia, Lettonia e ad un livello poco superiore rispetto al Trentino ed al Centro: Emilia, Toscana, Marche, Umbria.
Disoccupazione, al Brennero comincia il “Mediterraneo”
Basandosi sempre sugli anni della crisi (2009-2014) in Alto Adige cominciano le regioni di colore “rosso”, dove la disoccupazione è salita negli ultimi 5 anni. In verde i soliti virtuosi stati del Nord, ma anche completamente Austria, Germania e Svizzera ad esclusione del Ticino e del Bundesland di Vienna. Provincia di Bolzano al 4,4% di disoccupazione nel 2014, con una crescita però notevole negli ultimi anni visto il 2,7% del 2010. Nella macroregione alpina i dati sulla disoccupazione sono migliori in Baden Wuerttemberg e Baviera, ma anche in Grigioni, Vorarlberg, Tirolo, Salzburgerland. In testa alla classifica europea per minore disoccupazione Praga e Oberbayern (2,5%), ma a sorpresa anche nel nordest della Romania il tasso di persone senza impiego (4,2%) è minore rispetto all'Alto Adige.
Giovani e lavoro, il “Mediterraneo” comincia alla chiusa di Salorno
Nella fascia d'età 15-24 la duale Ausbildung fa il suo positivo effetto in Alto Adige portando la disoccupazione giovanile al 12,4%, alla pari con il Nord-Est rumeno. Ma in Europa comunque c'è chi fa ancora meglio. Le prime tre posizioni sono occupate da Oberbayern (3,7%), Stuttgart (4,7%), Karlsruhe (4,8%). Quindi tante regioni di Germania, Austria, Svizzera, Norvegia e Praga, con un 10,1%. Ma anche Malta, con un 11,8%. Sui Neet, i giovani tra i 18 ed i 24 anni che non sono né al lavoro, né in tirocinio, né a studiare, l'Alto Adige è sempre top in Italia, con l'11,7%, ma le regioni europee davanti al Sudtirolo sono molte di più. Oltre ai soliti noti c'è anche qualche regione ceca in più oltre a Praga.
Un terzo dei disoccupati lo è per più di 12 mesi
Sulla disoccupazione di lungo periodo Trento (33,6%) fa un po' meglio di Bolzano (34,2%), comunque il fatto che un disoccupato su tre rimanga fuori dal mercato del lavoro per più di 12 mesi fa riflettere. In Islanda, Svezia e Norvegia si riesce a mantenere il dato sotto il 20%, mentre la miglior regione della Mitteleuropa è l'Austria occidentale con il 21%.
Per altre analisi sul mercato del lavoro nelle regioni europee si può dare un'occhiata qui.