"La Deutsche Burschenschaft (DB) ha subito una debacle come non si vedeva da tempo": lo sostiene in un comunicato l'Antifa di Merano, commentando l'incontro (tenutosi come ampiamente previsto a porte chiuse nel meranese) della confraternita di destra radicale. Un incontro, a detta degli antifascisti, "breve, caotico e scarsamente partecipato". Solo un centinaio di partecipanti sarebbero giunti in Sudtirolo. "La ricerca di una sala è stata difficile dopo la disdetta di Lagundo", ma l'associazione "è stata più fortunata" con la prenotazione allo storico Sandwirt di San Leonardo in Passiria, casa natale di Andreas Hofer, nella quale la DB ha potuto riunirsi venerdì. L'osteria sarebbe, sempre secondo l'Antifa, un "tradizionale luogo d'incontro per gruppi conservatori di destra".

Burschenschafter in Sudtirolo: al Sandwirt in Val Passiria (sx) e a Marlengo (dx). (Foto: Antifa Meran)

Alla Vereinshaus di Marlengo, invece, il gruppo nazionalista tedesco avrebbe dovuto inventarsi una scusa per ottenere la sala: "Un signore tedesco ha chiesto di organizzare una cerimonia di fondazione per un'associazione culturale italo-tedesca" riferisce su X/Twitter il giornalista tedesco Robert Andreasch. A confermarlo a Rai Südtirol anche il sindaco di Marlengo, Felix Lanpacher. La partecipazione della destra sudtirolese è stata infine "trascurabile": "Tra i partecipanti c'erano i politici che da tempo sostengono le confraternite, ovvero Otto Mahlknecht (Freiheitliche), Melanie Mair (Süd-Tiroler Freiheit) e la consigliera regionale nordtirolese Gudrun Kofler (FPÖ e Süd-Tiroler Freiheit). Si può affermare che il tentativo degli estremisti di destra di promuovere la propria causa nel 'Sud tedesco' sia chiaramente naufragato" conclude l'Antifa Meran.