Ambiente | Popolazione

L’Alto Adige dice no a lupi ed orsi

Secondo un sondaggio ASTAT tre altoatesini su quattro considerano negativo il ritorno dei grandi carnivori, soprattutto la popolazione residente nei piccoli comuni. Il 53% ha modificato le proprie abitudini ricreative per paura.
fucile_lupo_fuochi_sacro_cuore.jpg
Foto: Twitter
  • Tre altoatesini su quattro considerano negativo il ritorno di lupi ed orsi in Sudtirolo. Le risposte al sondaggio del Panel probabilistico “Così pensa l’Alto Adige” di maggio 2025 condotto dall’ASTAT mostrano una avversione della popolazione altoatesina nei confronti grandi carnivori. Le opinioni positive sui lupi ed orsi sono stimate rispettivamente al 28% e 23%, mentre quelle negative al 72% e 77%.  Non solo, l’orso è percepito come più pericoloso per l’uomo (83%) rispetto al lupo (69%), e la volontà di regolamentare la loro presenza sul territorio supera il rifiuto totale (61% a 35%). Una persona su due è però convinta che essi possano avere un’influenza positiva sull’equilibrio ecologico.

  • Foto: ASTAT
  • L’opinione sul ritorno di lupi e orsi risulta fortemente influenzata dall'area di residenza: la popolazione residente nei comuni minori si mostra molto più critica rispetto a quella residente nel comune di Bolzano (circa 30 punti percentuali di più per i lupi e 20 per gli orsi). La variabile linguistica è collegata a quella territoriale, che emerge come il fattore principale nell’influenzare le risposte. La netta maggioranza della popolazione (87%) è a favore di una regolamentazione riguardante la rimozione o l’abbattimento di lupi e orsi in caso di frequente presenza nelle aree abitate. Inoltre, l’86% ritiene che la conservazione dei pascoli montani con animali all’aperto abbia la priorità sui grandi carnivori. Altrettanto netto è il risultato secondo cui il 91% delle persone si oppone alla diffusione incontrollata di lupi e orsi in Alto Adige, mentre l'88% sostiene la regolamentazione della loro consistenza. Appena il 44% della popolazione ritiene possibile una convivenza con questi animali.

  • In Trentino l’orso non influisce negativamente sul turismo

    Interessante infine notare come il 61% della popolazione altoatesina intervistata ritiene che molte persone non andranno più in vacanza nelle zone in cui vivono lupi e orsi e che il tempo libero all’aperto sarà evitato da un numero ancora maggiore di persone (71%).  Dato in netto contrasto con quanto mostrato dal sondaggio condotto a livello nazionale da Doxa per Trentino Marketing, secondo cui la presenza dell'orso in Trentino non influisce sulle scelte turistiche della maggioranza degli italiani

  • Foto: Robert Balog/pixabay
  • Il 67% degli intervistati si è infatti detto indifferente alla presenza dell'orso sulla scelta di una vacanza in Trentino, mentre il 20% ha affermato che "aumenta l'interesse" e solo il 13% che "diminuisce l'interesse". Non solo, tra coloro che stanno concretamente valutando una vacanza in Trentino, la percentuale di chi considera la presenza dell'orso come un valore aggiunto sale al 26%.

    Tornando all’Alto Adige, la valutazione sul comportamento altrui si riflette nelle abitudini personali, considerando che il 53% ha cambiato, almeno in parte, le proprie attività di svago nella natura, come escursioni, andare in mountain bike o la ricerca di funghi. L'Astat ha evidenziato come lo scarto di quasi 20 punti percentuali tra la percezione del comportamento altrui e quello proprio, elemento che può suggerire proiezioni collettive o paure amplificate socialmente.

  • Il sondaggio

    Le domande, commissionate dal Dipartimento Agricoltura, Foreste e Turismo della Provincia, sono state poste nello scorso mese di maggio nell’ambito del panel probabilistico ASTAT “Così pensa l’Alto Adige" a 1.035 cittadini con stratificazione per sesso, territorio e tre classi di età. Il tasso di risposta è stato dell'85%.