Politica | La richiesta

"Mascherine anche all'aperto"

Richiesta ufficiale della Conferenza delle Regioni Kompatscher: "Necessario agire in tempi stretti". Il sottosegretario Costa: "Per ora Bolzano non va in zona gialla".
Arno Kompatscher
Foto: ASP/Fabio Brucculeri

"È necessario agire in tempi molto stretti, per provare ad evitare chiusure e gravi conseguenze nei prossimi mesi". Lo ha detto il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, che ha partecipato alla seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sugli sviluppi della situazione epidemiologica. La Conferenza, "anche su proposta del presidente Kompatscher - riferisce una nota di Palazzo Widmann - ha deliberato di chiedere al governo un incontro urgente affinché possano venire rafforzate determinate misure anticontagio già esistenti, come, ad esempio, quelle legate all'utilizzo delle mascherine all'aperto e sui mezzi pubblici, e al contempo introdotte nuove disposizioni volte a garantire la continuità delle attività sociali ed economiche alle persone vaccinate. Si chiede inoltre di voler anticipare la somministrazione delle dosi booster di vaccino".
Kompatscher, inoltre, ha concordato con l'approvazione delle modifiche alle linee guida per le attività economiche durante la pandemia, che riguardano anche gli impianti di risalita. Queste stabiliscono le misure di sicurezza che gli impianti devono adottare per esercitare la loro attività, tra cui anche le modalità per il controllo del green pass e la capienza dei mezzi. "Si tratta di un passaggio fondamentale - sottolinea il presidente - per permettere agli operatori del settore di programmare la loro attività in vista dell'imminente stagione invernale". Nel corso della Conferenza, infine, i presidenti hanno espresso "la loro preoccupazione in merito alle tendenze centralistiche del governo nella gestione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che non tiene debitamente conto nella sua attuazione competenze delle Regioni" e per qusto è stato chiesto un incontro al governo. Nell'esecutivo guidato da Mario Draghi, intanto, dopo la chiusura rispetto a misure più restrittive per i non vaccinati sembra si stia considerando l'idea di consentire di applicarle alle regioni che entrano in zona arancione.

AGGIORNAMENTO DELLE 18.35

A questo proposito si dava per scontato l'ingresso dell'Alto Adige in zona gialla già nel finesettimana. Invece, a quanto riferisce il sito Open.online. al momento "nessuna regione in giallo, nemmeno la provincia Bolzano, dalla prossima settimana". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa alla trasmissione Un Giorno da pecora su Rai Radio 1. "Dai dati al momento la situazione è sotto controllo, non ci dovrebbero essere cambiamenti. Quelle più a rischio? Ci sono alcune regioni, come il Friuli, il Veneto e le Marche che vanno un po’ attenzionate". Costa, spiega Open, ha ricordato che il passaggio alla zona gialla significherebbe poco o nulla per le regioni interessate: "La zona gialla, a livello di restrizioni, ha solo l’uso della mascherina all’aperto". Nella mappa dell’incidenza dei contagi da Covid, aggiornata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, invece, regioni come Friuli Venezia Giulia, Veneto e Marche risultano essere in rosso, la provincia di Bolzano in rosso scuro e il resto della Penisola in giallo, con la sola eccezione della Sardegna in verde.

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Christoph Tappeiner Ven, 11/19/2021 - 09:35

Comunque non ho ancora capito perchè, dopo due anni di pandemia e studi su studi che dimostrano che i contagi avvengono in ambienti chiusi, ci si debba fissare su una comprovata idiozia, ovvero la mascherina all'aperto. Dal punto di vista strettamente medico, magari si poteva risolvere il problema del sovraccarico ospedaliero con una misura più incisiva, tipo l'obbligatorietá del casco sotto la doccia.

Ven, 11/19/2021 - 09:35 Collegamento permanente