Due buone notizie. O forse no!

Due avvenimenti di questi giorni che non fanno presagire nulla si buono per la nuova fase dell'Autonomia.
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Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Se vivessimo in un’Autonomia normale, sarebbero due buone notizie: la prima é il rinnovo della convenzione Rai-Provincia per il potenziamento dei programmi in lingua tedesca e ladina, la seconda é il rinnovo della “commissione dei 6″, strumento decisivo per lo sviluppo dell’Autonomia. Due questioni molto diverse, ma entrambe importanti per la vita di noi cittadini a livello locale. Due questioni per le quali era necessario un largo coinvolgimento della società locale che non c’é stato. La coalizione dei partiti di governo si ritiene autosufficiente sia a Bolzano che a Roma e quindi consulta solo se stessa. Col risultato di indebolire il pluralismo ed il senso di appartenenza dei diversi gruppi etnici nel modello autonomistico. Una Rai locale che dimentica la necessità di maggiori spazi per le trasmissioni in lingua italiana ed una commissione paritetica, sempre meno paritetica, sono due brutte notizie per la provincia di Bolzano.

Sapendo come erano le premesse per il rinnovo della convenzione Rai-Provincia, non c'é da meravigliarsi della conclusione. Ciononostante la ritengo una sconfitta sulla via di una Autonomia territoriale, dinamica e condivisa da tutti. La comunità locale ha diritto di avere un servizio pubblico radiotelevisivo territoriale, autonomo, in lingua tedesca, italiana e ladina. Abbiamo invece (anno 2013!) un servizio autonomo (e sacrosanto!) in lingua tedesca e ladina ("für die deutsche Volksgruppen" und "vorallem" für die Ladiner) dice il Presidente della nostra Provincia). Per il gruppo italiano c'é lo .....Stato ed un'autonomia di trasmissioni locali radio che corrisponde ad un decimo di quella in lingua tedesca e ladina e per la Tv forse un quinto. E sapere che non si é potuto fare di meglio per "resistenza" interna, mi fa sorgere una domanda: quello pubblico é un servizio per i cittadini o per i suoi operatori?

Gio, 12/19/2013 - 07:47 Collegamento permanente