Quando l'Asl "paga l'intramoenia"
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La riduzione delle liste d’attesa anche per un livello di prestazione base come le “prime visite ambulatoriali” in certi reparti resta una sfida difficilissima a causa delle gravi e croniche carenze di organico. L’Azienda sanitaria è quindi costretta ad attuare misure “in via eccezionale e temporanea”. E’ il caso di quattro reparti del comprensorio di Brunico nei quali l’Asl dal primo gennaio al 31 marzo pagherà le prestazioni aggiuntive libero professionali dei medici resa dei medici in aggiunta all’attività ordinaria per “prime visite ambulatoriali nei giorni infrasettimanali”. La misura riguarda le Divisioni di Oculistica, Ortopedia e Dermatologia mentre per Radiologia nelle determine della Direzione di comprensorio si specifica che si potranno effettuare anche il sabato mattina (sempre in regime libero professionale) prestazioni come ecografie addominali, delle spalle, del collo e dei testicoli. Anche in altri comprensori sanitari si farà ricorso nei primi mesi del 2025 alle prestazioni aggiuntive per abbattere i tempi di attesa delle prime visite ambulatoriali. Ad esempio, a Bressanone in Urologia, a Merano in dermatologia, fisiatria, chirurgia vascolare.
Un rimedio “estremo” previsto dal recente decreto legge n. 73/2024 sulle liste di attesa per un “male” estremo quale può essere considerato la difficoltà nello smaltire le prime visite. “Ci sono vari motivi per l’attivazione delle prestazioni aggiuntive – spiega il direttore amministrativo Luca Armanaschi - potrebbe essere che il reparto interessato ha un organico in sofferenza oppure anche che la domanda di prestazioni sia tale da rendere opportuna l’attivazione di questo istituto delle prestazioni aggiuntive a garanzia che queste prestazioni vengano erogate dall’azienda nei tempi giusti. Si tratta principalmente di prestazioni prioritarie, In ogni caso per la sua attivazione viene valutata la sofferenza dei tempi di attesa quale condizione necessaria per poter attivare l’autorizzazione. In caso di attivazione le stesse vengono erogate comunque in aggiunta all’attività ordinaria istituzionale anche di sabato, il paziente paga qualora non esente il normale ticket, mentre i professionisti vengono remunerati attraverso la tariffa oraria delle prestazioni aggiuntive”.
“Si tratta sempre – chiarisce Armanaschi – di prestazioni istituzionali. La differenza è che quando il medico fa intramoenia è lui che decide la tariffa da proporre al mercato e il paziente paga quella tariffa – in alcuni casi il professionista scegli di offrire la visita in intramoenia a una tariffa di 90 euro un altro magari a 170 o 200, mentre per le prestazioni aggiuntive il personale medico viene retribuito dall’’ASL in base ad una tariffa oraria, uguale per tutti e definita in accordo con le organizzazioni sindacali.
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Slitta la chirurgia intramoenia
Slitta invece al primo marzo l’annunciata possibilità di ricorrere a prestazioni di chirurgia ambulatoriale in regime di libera professione intramoenia. La decisione di posticipare di due mesi è dovuta ai cambiamenti connessi all’introduzione su tutto il territorio nazionale dei nuovi livelli di assistenza a partire dal 30 dicembre. L’Azienda sanitaria nell’ultimo decennio ha incontrato grandi difficoltà nell’adozione di un unico sistema informatico per tutti i comprensori, dopo che gli stessi ne avevano sviluppati tre differenti nei decenni precedenti. Nel passaggio al 2025 l'Asl è dunque attesa ad una sorta di impresa.
“Per comprendere la complessità di questa novità per l'azienda sanitaria, anzi per tutto il sistema sanitario provinciale – chiarisce Armanaschi – bisogna sapere che si parla di una modifica che interessa 1200 prestazioni e le branche maggiormente coinvolte sono l'endocrinologia, la nefrologia e l'anestesia. Per quanto riguarda le nuove prestazioni, queste sono 2200 e riguardano principalmente il laboratorio, la diagnostica per immagini, quindi la radiologia e l'oculistica. Inoltre verranno anche eliminate alcune prestazioni, circa 1100, e le branche coinvolte maggiormente sono la psichiatria, sempre il laboratorio di analisi e la medicina nucleare”. Tra le nuove prestazioni ci sono ad esempio il monitoraggio cardiorespiratorio notturno completo per lo studio delle apnea, oppure la liberazione del tunnel tarsale, destro e sinistro.
Da ultimo c’è anche la novità sulle sanzioni per mancata disdetta che la Giunta Provinciale ha recentemente approvato. "Dal 1° di gennaio - conclude Armanaschi - i giorni che devono essere conteggiati per disdire un appuntamento includeranno anche il sabato e la domenica, quindi il conteggio non sarà più sui giorni lavorativi ma sui giorni solari".