Politica | Elezioni politiche

Tutte le strade portano a Roma

Fa discutere l'ipotesi della candidatura “paracadutata” di Graziano Delrio per PD/SVP nel collegio Bolzano-Bassa Atesina. Urzì e Bianchi: “Alto Adige colonia di Renzi”.
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Foto: web

La prima grossa partita affrontata dal segretario del PD altoatesino Alessandro Huber sembra ormai persa – la superiorità dell'avversario, il segretario Matteo Renzi, troppo netta. Gianclaudio Bressa candidato nel collegio Bolzano-Bassa Atesina per il Senato, il ministro Graziano Delrio (ma ora si fa nuovamente il nome della ministra Maria Elena Boschi) per la Camera. “Siamo fortunati ad aver avuto Gianclaudio Bressa, senza di lui ci troveremo con due candidati esterni” sospira Huber al quotidiano Alto Adige, “almeno c'è Bressa a rappresentarci e forse avremo la fortuna di avere anche Delrio. Che sa chi siamo, cos'è l'autonomia, ha seguito la concessione A22 e i nostri passaggi costituzionali”. Avrebbe deciso tutto Renzi, nella spartizione nazionale dei collegi uninominali per garantire seggi sicuri ai fedelissimi, “ci ha detto chiaramente: su questo schema io pongo la fiducia. Ne riparliamo dopo il 4 marzo. E tutti i 150 delegati democratici sono rimasti in silenzio”.

Per il deputato uscente dei Verdi sudtirolesi Florian Kronbichler “ignorando e delegittimando il PD altoatesino, Renzi e la SVP fanno pagare il prezzo più alto agli italiani del Sudtirolo, togliendo loro l'ultimo briciolo di dignità, di orgoglio che gli era rimasto: un tempo ciò si definiva fascista, per me è uno spudorato 'colonialismo autonomista'. Il collegio Bolzano-Bassa Atesina – il più sicuro d'Italia – diventa così una sorta di Alpenfestung, di fortezza alpina, a completa disposizione di Graziano Delrio”. “La via verso il divenire una provincia come un'altra è segnata” aggiunge Ulli Mair, consigliera provinciale dei Freiheitliche: “Abbiamo ben due candidati, Bressa e Delrio, estranei alla nostra provincia. Il patto SVP-PD è una pesante ipoteca sul Sudtirolo, apre la strada allo ius soli e al diritto di voto agli immigrati”

“Il PD scarica gli italiani dell'Alto Adige”

Le reazioni più dure arrivano ovviamente dal centrodestra. A tuonare all'unisono, il consigliere provinciale di Fratelli d'Italia Alessandro Urzì e il sindaco di Laives Christian Bianchi: “Gli italiani dell’Alto Adige sono stati scaricati senza pudore dal PD e perderanno il diritto di potersi scegliere i propri rappresentanti in Parlamento – scrive Urzì – il bellunese Bressa e l’emiliano Delrio (colui che aveva sottoscritto la liberatoria per la cancellazione della toponomastica italiana) sanciranno la trasformazione dell’Alto Adige in una colonia di Matteo Renzi il quale, con la solita arroganza e disinteressandosi degli italiani che qui vivono, ha scelto i suoi parlamentari di fiducia, imposti e concordati con la sola SVP”.

Scelta espressione di una politica fallimentare, aggiunge il primo cittadino di Laives: “Grazie alla incapacità del PD di trovare candidati che siano espressione territoriale, Renzi si riserva il diritto di candidare due figure che con la nostra Provincia non c’entrano nulla, solo per garantire loro l'elezione sicura”. Oltre che meravigliarsi del PD locale (“comunque poco rappresentativo”) Bianchi si dice stupito del fatto che la SVP “sia disponibile a prestarsi a questo giochetto di segreteria politica, visto che la rappresentanza territoriale è stata sempre ritenuta fondamentale”. Infine, invita i cittadini a boicottare queste candidature e annuncia “candidati territoriali di altre liste”. I nomi del centrodestra? Ancora ignoti.

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Massimo Mollica Ven, 01/19/2018 - 10:40

Da cittadino comune detto in modo papale papale non me ne frega nulla delle logiche politiche di chi viene eletto o meno. Se poi scopro proprio oggi che c'è il rischio che il nuovo polo museale e il carcere non solo slittino ma forse vengano bloccati. Come si fa a sbloccare questa situazione? Chi si prende in carico di risolverla? Chiaramente questo farà contento chi rema contro e perché è contraria al polo bibliotecario (della serie leggere libri fa male!) e a chi lamenta l'abbattimento di un edificio che chiaramente non interessa a nessuno! Inutile aggiungere che ora la priorità sono i posti di chi posizionare. E chi se ne frega del cittadino comune. Chi se ne frega di Bolzano Bozen.

Ven, 01/19/2018 - 10:40 Collegamento permanente