L’indennità del sindaco non si tocca?
  
  
  La Commissione legislativa regionale ha bocciato l’ipotesi di ridurre l’indennità del sindaco di Bolzano, di vicesindaco e assessori dei comuni altoatesini, proposta dall’esponente di Alto Adige nel cuore Alessandro Urzì perché considerata troppo alta rispetto a quella degli omologhi del Trentino. In una nota Urzì ha sottolineato che “il Sindaco del Comune di Bolzano percepisce 12.380 euro lordi mensili contro gli 8.771 euro lordi mensili del sindaco di Trento, che governa su una città di medesima ampiezza di quella di Bolzano e di medesima dimensione demografica”. Una differenza, secondo il candidato sindaco del centrodestra a Bolzano, del tutto ingiustificata. Urzì auspica dunque un sostegno ufficiale da parte dell’attuale primo cittadino Spagnolli e del suo partito “per allineare le indennità dei sindaci dei due comuni capoluogo della regione sull’importo più basso, quello di Trento”.
Il ddl prevede anche la soppressione dell’indennità per il Presidente del Consiglio comunale - incarico svolto a Bolzano da Guido Margheri (Sel) – in quanto le sue funzioni “sono ridotte a mere mansioni burocratiche che non giustificano alcuna indennità. Quella carica era divenuta una poltrona appetibile che è stata usata sino a quando è stato necessario solo per mantenere i fragili equilibri della maggioranza di Sinistra. Tanto vale abolirne l’indennità e lasciare la funzione come meramente onorifica”, ha fatto sapere Urzì.
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