"Lattine" contro Foxes: un classico
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La vittoria nella settima decisiva partita della serie dei quarti di finale del Pustertal a Fehervar ha composto un quadro in parte inaspettato delle semifinali dei play off. Se da una parte del tabellone l’approdo dei lupi pusteresi alla semifinale, prima volta nella storia della compagine, li proietta allo scontro con Klagenfurt, vincitrice della regular season, dall’altro lato si presenta subito e dirompente la rivincita della serie finale dell'anno scorso: questa sera alla Eisarena Salzburg inizierà la serie di semifinale dell’ICE Hockey League tra i Red Bull Salzburg e l’HCB Bolzano.
Si ripresenta il match che è un vero e proprio classico della Lega. Le sensazioni e le attese sono per una serie dura ed equilibrata. Le statistiche supportano questa previsione in maniera quasi sorprendente. Vediamone qualcuna, iniziando dai palmares.
Delle nove coppe assegnate dall’anno di ingresso dei Foxes nella stagione 2013/2014, le due formazioni si sono spartite sei trofei (due Bolzano, quattro Salzburg), scontrandosi ben tre volte in finale: nella stagione di esordio dell’HCB e nella stagione 2017/18 con vittorie bolzanine e l’anno scorso con la amara sconfitta in gara 7 in finale a Bolzano.
A confermare i profili tradizionalmente dominanti delle due compagini si può ricordare anche che negli ultimi dieci playoff di Lega disputati, Salzburg è arrivato sempre almeno in semi finale, di contro sono sei semifinali disputate dai biancorossi. Alla fine di questa stagione regolare i punti di differenza in classifica a favore degli austriaci, piazzatisi al terzo posto (90 punti) e gli altoatesini quarti è stato di soli otto punti.
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Le statistiche di squadra
In realtà però l’andamento stagionale è stato molto diverso per le due squadre. Della stagione a due facce dei Foxes sappiamo e abbiamo scritto; le "lattine" dei Red Bull Salzburg hanno avuto una stagione molto più costante, caratterizzata da una partenza molto forte – una delle prime squadre ad entrare in forma – con un inizio di campionato con quattro vittorie consecutive e nove nelle prime dieci giornate, continuata in maniera robusta fino alla giornata 48, con la peggior striscia di sconfitte limitata a massimo tre partire, nel mese di gennaio. A differenza di ciò accaduto ai biancorossi, Salzburg non ha avuto particolari ansie di accesso ai playoff, ma d’altro canto non ha neppure avuto una fase dominante come quella del Bolzano della serie di 17 vittorie su 19… Per la verità nessuna squadra è stata dominante come quel Bolzano in quella fase di stagione.
Al primo turno di playoff entrambe le franchigie hanno vinto la serie piuttosto nettamente con punteggio di 4 a 1, quindi con sole cinque partite nelle gambe e gli stessi giorni di riposo prima della serie di semifinale. Anche in merito resa dei reparti le statistiche della stagione regolare (48 partite) restituiscono una situazione di sostanziale equilibrio, con qualche sfumatura numerica a favore dei salisburghesi, che hanno segnato 150 gol (media di 3,19 gol fatti a partita, GPG) contro i 147 (3,11 GPG) dei biancorossi. Le difese hanno incassato rispettivamente 111 e 125 reti con medie di gol subiti a partita di 2,23 e 2,58, differenza questa di una qualche rilevanza statistica a favore del sistema difesa/portiere degli austriaci.
Sugli special teams. In stagione regolare il powerplay del Bolzano ha evidenziato qualche problema attestandosi ad un’efficacia del 19,3% (ottavi in lega) contro il 23,3% per Salzburg (terzi); all’opposto nel penalty-kinlling il Bolzano ha avuto un eccellente 82,4% contro il 79,4% dei campioni in carica. Restringendo i dati alle sole serie passate di quarti di finali, considerando però una base statistica di soli 5 incontri, il PP del Bolzano è migliorato rispetto alla stagione con il 29%, ma non quanto quello di Salzburg che ha segnato addirittura in un power play su tre nella serie (21 PP giocati, 7 gol). Durante le serie dei quarti di finale in Bolzano ha annullato 12 power play avversari su 15 (PK 80%); 17 su 20 (PK 85%) per Salzburg.
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I giocatori
In merito ai portieri. Ci troviamo di fronte a due indiscutibili star del campionato. Il portiere finlandese ventinovenne di Salzburg, Atte Tolvanen, formatosi nel campionato universitario americano NCAA (Northen Michigan Univ.) difende la gabbia delle lattine salisburghesi per la terza stagione. Si tratta di un classico atleta da playoff. Nelle passate stagioni ha parato in stagione con percentuali del 92% per salire a eccezionali 95% circa nelle postseason. Quest’anno 91,8% in stagione regolare e 93,6% nelle cinque partite con Linz (110 saves, 7 gol subiti).
Sam Harvey, che ha base statistica ristretta per la stagione regolare, essendo arrivato a Bolzano a metà gennaio, ha parato con l’89,5, statistica nettamente migliorata nella serie di quarti di finale con Villach a 91,3 (127 saves, 11 gol subiti).
L’impressione che si è sempre avuta vedendo giocare Salzburg è che i numeri migliori di Tolvanen siano almeno parzialmente dovuti ad una generale migliore protezione da parte della difesa, circostanza per altro confermata dalla statistica che evidenzia minori tiri in porta ricevuti.
I numeri non parlano però della qualità dei tiri parati, spesso dal perimetro, con buona visuale e difesa ben posizionata. Questo non a sminuire la qualità del gaolie scandinavo, ma a sottolineare un sistema difensivo austriaco probabilmente più efficace di quello bolzanino.
Il sorprendente equilibrio del quadro statistico si può concludere con i precedenti di stagione tra le due squadre. Quattro partite. Entrambe le squadre vincono in casa e perdono in trasferta; quindi 2-2 nei testa a testa stagionali, 12 gol fatti e 12 gol subiti…
Questa articolata e forse noiosa serie di dati restituisce un’immagine di equilibrio statisticamente quasi sorprendente. A livello di sfumature i numeri lasciano l’impressione di un sistema portiere/difesa leggermente superiore per gli austriaci, ma siamo veramente ai dettagli e alle piccolezze, che sono certamente ribaltabili da mille altre circostanze, a partire dal mai abbastanza ripetuto adagio che "i playoff sono un’altra storia".
A titolo di buon auspicio si può ricordare che la passata stagione i Foxes erano stati dominanti durante tutto il calendario con la Red Bull altalenante, per poi vedere una poderosa ripresa degli austriaci ai playoff fino alla vittoria in finale di Salzburg. Quanto sopra ricostruito tratteggia una situazione in molti tratti speculare… .
Certo è che dietro alle statistiche ci sono atleti, coaching staffs.,tifo ed arene e innumerevoli altri fattori. La condizione degli uomini è il fattore centrale, non ci sono numeri, virgole o percentuali che tengano.
In quest’ottica fondamentale sarà capire la condizione degli infortunati. Della prematura fine della stagione di Enrico Miglioranzi (lesione ginocchio da operare) abbiamo saputo. Da valutare day by day la condizione di Daniel Frank e Mike Halmo, che difficilmente oggi saranno sul ghiaccio. Siamo certi che coach Hanlon stia già riflettendo su misure e contromisure.
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Ha collaborato Luca Tagliazucca.