La contromossa di Schael
Fermare Thomas Schael ad ogni costo. Quando si tratta di cambiare le regole in corso d’opera calpestando ogni normativa a tutela della trasparenza e a freno dello strapotere della politica, la Provincia, con un malinteso senso dell'autonomia, da almeno 35-40 anni non si fa problemi ad usare il caterpillar . E così, per evitare un clamoroso come-back dell’odiato ex direttore generale dell’azienda sanitaria, la Giunta guidata da Arno Kompatscher è pronta a inventarsi una riapertura dei termini per l’inserimento di nuovi nominativi nell’albo dei direttori.
Va prima di tutto ricordato che Thomas Schael fu brutalmente fatto fuori nel 2018 con il pretesto che aveva lasciato i dipendenti senza polizza assicurativa per colpa grave. Nel merito sembra che il dirigente germanico, arrivato nel 2015 da esperienze importanti in alcune situazioni difficili nel resto d’Italia, non volesse prorogare l’assicurazione in atto perché troppo costosa e pagata in buona parte dai contribuenti. Ma in realtà fu evidente a tutti che il suo defenestramento fu dovuto principalmente al suo piglio manageriale e all’eccesso di indipendenza mostrato nel prendere decisioni. In Alto Adige ci sono tre comprensori-parrocchie nei quali vigono equilibri che non possono essere alterati con scelte nette. Tutto va deciso rispettando cioè il sistema di pesi e contrappesi tipici di questa terra e la logica secondo cui, comunque, se non si vogliono correre guai, va rispettato il volere espresso dall'Svp tramite il suo assessore, che di questi equilibri esprime, per definizione, la sintesi.
Nel mese di maggio SALTO ha raccontato a più riprese come Florian Zerzer avesse “dimenticato” di inserire il proprio nome nell’albo e che quindi il suo incarico non sarebbe più stato prorogabile alla scadenza del contratto (ottobre 2023). A rigor di legge i candidati possibili per la successione sarebbero stati lo stesso Schael e il direttore della ripartizione personale, Christian Kofler. Dopo il panico iniziale ad un certo punto era sembrato che si volesse applicare un comma inserito nella finanziaria 2017 che consentirebbe alla Giunta provinciale – unico caso in Italia - di attingere, per la nomina a direttore generale, dall'elenco generale dei dirigenti, nel quale vi sono ben 400 nomi. Ma per evitare un altro caso “primari” il proposito sembra sia stato accantonato. Non è stato messo da parte, invece, l’obiettivo di aumentare il numero di candidati in modo da poter evitare il ritorno del “forestiero”.
E così la scorsa settimana all’ordine del giorno della Giunta era stato inserito il punto:“Integrazione dell'allegato A della legge provinciale n. 6 del 21 luglio 2022 "Disciplina della dirigenza del sistemapubblico provinciale e ordinamento dell'Amministrazione provinciale". Nell’adeguare la nuova legge per i dirigenti, l’intenzione sembrava fosse quella di inserire un comma che consentisse di riaprire i termini dell'albo e inserire nuovi candidati in graduatoria. Oltre a Zerzer anche l’attuale direttrice del comprensorio di Bolzano, Irene Pechlaner non ha ad esempio rinnovato lo scorso anno la propria candidatura e l'annunciata riapertura dei termini l'avrebbe rimessa in corsa. La legge provinciale non prevede però un prolungamento dei tempi per le graduatorie. La proposta di delibera, rinviata la scorsa settimana, non è comunque all’ordine del giorno della seduta di domani (20 giugno). Ne è comparsa un’altra che ha un titolo enigmatico: “Pesatura delle strutture dirigenziali di vertice e delle strutture dirigenziali equiparate della Provincia di Bolzano”.
Non è chiaro se il “magheggio” sia stato ora inserito in quest'altra delibera, ma per evitare che in futuro – se del caso - possa essere accampata la buona fede, Thomas Schael stamani (19 giugno) ha inviato alla Giunta provinciale e agli uffici amministrativi una diffida con l'obiettivo di mettere in mora l'esecutivo.
Nel documento, in sintesi, si legge: “Considerato che il sottoscritto è stato confermato per ulteriori quattro anni come iscritto nell’elenco degli idonei delle candidate e dei candidati idonei alla nomina a Direttore Generale presso le Aziende del Servizio Sanitario; considerato che i nominativi Irene Pechlaner e Florian Zerzer sono decaduti dopo 4 anni dall’iscrizione; considerato che alla data odierna non risultano ancora aggiornati i nominativi nell’elenco provinciale degli idonei in quanto risultano iscritti anche Pechlaner e Zerzer; considerato anche che sull’ordine del giorno della seduta della giunta provinciale del 13 giugno 2023 è previsto l’integrazione dell'allegato ..., considerate queste e altre cose, Schael nella sua missiva chiede che “venga immediatamente pubblicato l’elenco provinciale definitivo 2023 secondo la legge vigente degli idonei per la nomina a Direttore Generale sul sito della Provincia” e diffida “che venga concluso il procedimento per la definizione e la pubblicazione dell’elenco provinciale 2023 secondo la legge vigente da cui dovrà essere nominato il direttore generale alla scadenza o dimissione del Direttore Generale fino alla nuova scadenza di manifestazione di interesse del 2 maggio 2024 e la definizione e pubblicazione dell’elenco provinciale 2024; che non vengano modificati i termini dell'avviso permanente stabilito nella data del 2 maggio di ogni anno".
Nella diffida l’ex direttore generale ribadisce infine “che l’inosservanza del termine di conclusione del procedimento, oltre la riapertura dei termini fino alla scadenza del 2 Maggio 2024, può originare una responsabilità disciplinare, civile e penale anche per la mancata buona fede per quanto esposto dal sottoscritto. Perciò, al fine di evitare danni, che l´eventuale perdurare di questa situazione di mancata applicazione della normativa vigente e il mancato aggiornamento dell’elenco provinciale 2023 sarebbe sicuramente idonea a determinare una violazione di legge, la quale sarei ovviamente costretto fare segnalazione alle autorità competenti oltre a chiedere il risarcimento di eventuali danni, anche per perdita di chance in caso di modifica della procedura o riapertura dei termini, oltre a segnalare tale circostanza con apposito esposto alla Procura della Corte dei Conti”. Amen.
An den Zugführer:
An den Zugführer:
Man kann die Räder eines fahrenden Zuges nicht austauschen, oder?
Übrigens sind, im Fall der Fälle, auf den Schutzhütten in den westlichen Dolomiten noch Stellen für Tellerkosmetiker nicht besetzt.
Könnte mir bitte mal jemand
Könnte mir bitte mal jemand erklären, wie jemand (Schael) unbedingt dort (Sanitätsbetrieb) arbeiten möchte, wo er schon einmal in Ungnade gefallen ist, wo er daraufhin entlassen worden ist (ob zurecht oder nicht, will und kann ich nicht beurteilen) und wo man ihn jetzt unter allen Umständen versucht zu verhindern?Das ist doch vollkommen absurd!
In risposta a Könnte mir bitte mal jemand di G. P.
Da klingt die "Duckmäuser
Da klingt die "Duckmäuser Mentalität" des Südtirolers* durch.
Er braucht Mentoren, Beschützer und unterwirft sich gerne mit vorauseilendem Gehorsam den " vermeintlich Mächtigen".
Kenne Herrn Schael nicht. Gehe aber davon aus, dass er sich in der Materie bestens auskennt, im Recht wähnt und Rückgrat hat.
Im Gesundheitsbereich wünsche ich mir eine Entwicklung zum Besseren.
In risposta a Könnte mir bitte mal jemand di G. P.
Solch eine Position in einer
Solch eine Position in einer Bananenrepublik wie Südtirol ... da kann ein durchschnittlich intelligenter Mensch leicht groß rauskommen! Und gutes Gehalt inkl Privilegien gibts auch noch. Wenn einem dann noch scheißegal ist, was andere von ihm denken und ihm das Arbeitsklima wurscht ist ... ist das alles kein Problem.
In risposta a Solch eine Position in einer di Arne Saknussemm
Zerzer ... LEISTUNGEN ...,
Zerzer ... LEISTUNGEN ..., der nicht einmal imstand ist, die eigene Zeit-gerechte Anmeldung in das Landes-Verzeichnis der General-Direktoren zu machen.
In risposta a Könnte mir bitte mal jemand di G. P.
Es war für die meisten auch
Es war für die meisten auch „vollkommen absurd“, als Kolumbus mit 3 Schiffen auf dem Atlantik immer stur nach Westen segelte...
Prima o poi il sistema AA
Prima o poi il sistema AA crolla?
In risposta a Prima o poi il sistema AA di Lorenzo Albarello
Quello dipende da tutti noi.
Quello dipende da tutti noi. Ma finché ci sono abbastanza soldi da distribuire, non crollerá niente. E dopo sará troppo tardi.