“Beni comuni, la giusta sovranità”
Valorizzare i beni materiali e immateriali del patrimonio pubblico italiano, garantirne la fruizione collettiva, fare in modo che la loro gestione e riqualificazione avvenga nell’interesse delle generazioni future. “Sostituendo alla logica del profitto quella della cura”. Sono gli obiettivi del disegno di legge di iniziativa popolare promosso dal Comitato Stefano Rodotà, che riprende il lavoro avviato dal giurista e accademico, scomparso nel 2017, per la riforma del codice civile in materia di beni pubblici. Un’azione appoggiata dai giovani del Pd altoatesino, che invitano la popolazione locale ad aderire alla raccolta firme prevista sabato 20 luglio in piazza delle Erbe a Bolzano.
“La privatizzazione del patrimonio naturale e culturale italiano compromette il suo controllo democratico e priva le generazioni future di opportunità e sicurezza - affermano Daniele Moretti, Alex Castellano e Marco Alberto -. Il futuro dell’Italia dipende da come proteggiamo i beni comuni dalle ondate di privatizzazioni che da decenni interessano il nostro Paese”.
Il futuro dell’Italia dipende da come proteggiamo i beni comuni dalle ondate di privatizzazioni che da decenni interessano il nostro Paese (Giovani del Pd altoatesino)
I Giovani democratici del Sudtirolo si dicono “in prima linea” nel sostenere la raccolta firme per la proposta di legge promossa dal Comitato Rodotà (per la quale sono necessarie, secondo la Costituzione, 50.000 adesioni affinché venga discussa in Parlamento). Lo scopo dichiarato del testo è “riconsegnare il futuro dell’Italia in mano ai suoi cittadini, creando i meccanismi giuridici per opporsi alla sua svendita”.
Vendere o sfruttare questi beni genera un vantaggio esclusivo per i pochi proprietari, ma nega a tutti la possibilità di goderne, ora ed in futuro. Ecco perché sosteniamo questa legge
Il Pd da Bolzano accusa la politica nazionale, soprattutto per le privatizzazioni portate avanti da decenni anche per ripianare i conti del Paese: “L’Italia - proseguono Moretti, Castellano e Alberto - presenta uno dei patrimoni naturali ed artistici più consistente al mondo; ma da diversi anni ad oggi, i governi italiani hanno già venduto ai privati una fetta consistente del tale patrimonio. Foreste, colline, interi borghi e palazzi storici, riserve idriche, infrastrutture e collezioni artistiche, sono tutti stati, infatti, oggetto di acquisizioni private. Vendere o sfruttare questi beni genera un vantaggio esclusivo per i pochi proprietari, ma nega a tutti la possibilità di goderne, ora ed in futuro. Per questo motivo i beni comuni vanno salvaguardati e difesi facendoli divenire un realtà giuridica del codice civile italiano. Questo è l’obiettivo che sosteniamo”.
L’invito rivolto alla popolazione è per la raccolta firme dalle 11 alle 13 al bar Nadamas di piazza delle Erbe a Bolzano.
Le privatizzazioni di beni
Le privatizzazioni di beni comuni non portano maggiore benessere, ma producono sfruttamento e, a lungo termine, minore efficienza e distruzione. Le privatizzazioni di beni comuni vanno bloccate !
In risposta a Le privatizzazioni di beni di Karl Trojer
Tranne quando si parla del
Tranne quando si parla del mini idroelettrico per i contadini, gell Herr Trojer?
Ma c'è pure gente che li
Ma c'è pure gente che li prende sul serio? La svendita del patrimonio statale al PD non piace solo perché non sono più loro a praticarla, appena riagguantano qualche poltrona dalla quale si può vendere, torneranno a farlo.
Altro che privatizzazioni, il
Altro che privatizzazioni, il Sudtirolo è la patria delle Società Pubbliche! Ce ne sono 140, tendenza alla crescita. In arrivo la SAD e l'Autobrennero. Ogni Società espressione (ovviamente) dei partiti di Governo e con il consenso corporativo del Sindacato. No, questo non è il modello giusto. La Sussidiarietà dov'è finita?