Palcoscenico | Salto Afternoon

Scarpette a punta

Il dissacrante spettacolo TANZ di Florentina Holzinger andrà in scena per il festival Transart venerdì 22 settembre alle 20.30 nella sede Niederstätter a Steg
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Foto: Transart23

“Una strega nel 21esimo secolo cavalcherebbe una moto piuttosto che il manico di una scopa”. Parola di Florentina Holzinger.
Ci sono anche moto sospese in aria e donne che in perfetti giochi di equilibrismo acrobatico vi montano sopra, nello show trasgressivo - concept, performance e coreografia di Florentina Holzinger- che Transart porterà nei capannoni industriali dell'azienda Niederstätter a Steg in Val d'Isarco.
 

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Florentina Holzinger / Foto: Apollonia Bitzan


L'interazione ironica e potente delle performer sul palco con “un tipico oggetto di status symbol capitalistico” - come lo definisce la stessa Holzinger, e tradizionalmente un giocattolo maschilista, è solo uno dei momenti dissacranti, capaci di sostanziale spostamento di significato, del suo spettacolo,  che si confronta con il balletto classico e con l’illusione di leggerezza legata all’immagine delle ballerine in tutù e scarpette a punta. 
Una forma di danza, il balletto classico nato tra la fine Ottocento e gli inizi del Novecento, che Holzinger mette alla gogna, trovando metafore potenti per l'elevazione a cui tendono le ballerine mascherando lo sforzo e la sofferenza di un training massacrante, per soddisfare infine il voyeurismo del pubblico
 

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Foto: Eva Wurdinger


“Un pubblico che agli inizi del secolo era perlopiù maschile -sottolinea Holzinger- C’è un erotismo sotteso nella tecnica del balletto classico. La ballerina era una sorta di Barbie, una figura priva di genitali, che in realtà sul palco assumeva, nei passi di danza, posizioni che eccitavano la fantasia maschile, e fuori scena era a disposizione delle richieste di prestazioni sessuali degli sponsor“. 
Tutt’altro: potenti, vere, libere, nude e consapevoli sono le performer di TANZ, che restano sospese per i capelli e compiono azioni apparentemente autolesioniste, sfidano la gravità e acquisiscono poteri sovrannaturali per volare in alto. 
“Sono azioni che decidiamo insieme -ricorda Holzinger- quello che appare come autolesionismo è frutto di una lunga preparazione, di mesi e anni di lavoro. Il paradosso è che nessuno guardando i movimenti di una ballerina classica, pensa allo sforzo e al dolore che provocano, mentre si associa subito al dolore la visione di un corpo sospeso per i capelli”. 
 

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Foto: Eva Wurdinger


TANZ, rappresentato con successo dal 2019 nei teatri di tutto il mondo, da Vienna a Varsavia e Berlino, fino al Giappone e all’Australia, approda  ora per la prima volta in Italia. Lo spettacolo si sviluppa in due scene, la prima parte affronta il tema attraverso la lente di una classe di balletto con gli estenuanti esercizi alla sbarra e con l’ex ballerina internazionale Beatrice Cordua, ora 83enne, nel ruolo di insegnante. E una seconda parte più surreale in cui lo show esplode in caleidoscopiche azioni estreme, ispirate alle prestazioni acrobatiche degli stuntman. Il cast di dodici donne, con background di danza ed età diverse, e la stessa Florentina Holzinger tra loro, distrugge l'ipocrisia della tradizione del balletto classico e l’immaginario romantico che lo accompagna, liberando la figura femminile dagli schemi patriarcali impliciti nel balletto, attraverso azioni performative al limite delle capacità umane, che mettono alla prova anche la sensibilità del pubblico. Singoli spettatori durante precedenti spettacoli di Holzinger hanno accusato anche svenimenti.
“La nostra non è provocazione però - aggiunge Holzinger - piuttosto una ricerca sul corpo, sui suoi limiti e i tentativi di superarli. Il corpo nudo, che è visto ora come una sensazione e uno scandalo, per noi è solo un costume che indossiamo in scena. Quello che vorrei è che finisca di essere uno shock, un tabù e sia percepito finalmente come qualcosa di normale. L’interazione con una motocicletta in scena rappresenta anche un’espansione del corpo umano, un altro aspetto della nostra ricerca, che permette di raggiungere qualcosa di impossibile naturalmente”.
 

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Foto: Nada Zgank


"Lo spettacolo contiene rappresentazioni di nudità e violenza esplicita. Gli artisti fumano sigarette sul palco e vengono utilizzate luci stroboscopiche. Consigliamo la visione a partire dai 18 anni.” Così recita l’avvertimento sulla locandina dello spettacolo. Gli spettatori sono quindi avvisati. 
Ma è soprattutto la voce di Florentina Holzinger a poterli rassicurare. Nell’anticipare in un dialogo con Salto i contenuti dello spettacolo, l’artista lascia trasparire in ogni frase l’humour, l’impegno fisico e mentale, la passione con cui lei e le sue compagne affrontano il lavoro. Aldilà di ogni possibile polemica, resta il divertimento e la sfida di creare qualcosa di nuovo.
Florentina Holzinger preferisce non parlare di emozioni: “Non posso sapere come reagirà il pubblico, se e quali emozioni proverà, sarà comunque una nuova esperienza che probabilmente non hanno mai provato. Anche per noi sul palco è così, la ricerca nei nostri spettacoli ci porta sempre un passo avanti”.
 

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Foto: Nada Zgank