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Le donne? Vita lunga ma con più acciacchi

Questo è quanto testimonia la Relazione Sanitaria 2014, incentrata quest’anno in Alto Adige sulla salute femminile.

La ricerca è stata presentata stamani dall’assessora provinciale Martha Stocker insieme alla coordinatrice del Servizio epidemiologico provinciale Carla Melani.

Dopo aver confermato che ammonta a 2.200 ero annui la spesa pubblica pro capite in Alto Adige per la sanità, lo studio  ma messo in evidenza che la salute delle donne dipende oggi da fattori biologici, sociali, culturali ed economici

In generale oggi in Alto Adige si registra un 28% di malati cronici, a cui si aggiungono un 4% di diabetici e un 14% di ipertesi. Le persone affetta da malattie respiratorie sono il 4% della popolazione, mentre il 5% degli abitanti della provincia di Bolzano sono malati di tumore

Per quanto riguarda la speranza di vita 2014 le ultime notizie confermano il trend degli ultimi anni. Le donne vivono 5 anni di più: nel dettaglio l’aspettativa di vita per le donne altoatesine è di 85,7 anni (in Italia 84,9) a fronte degli 80,8 degli uomini. 
In merito molto significativo è il grafico relativo alla speranza di vita in relazione alle fasce d’età. 

Nella ricerca presentata oggi una parte consistente è dedicata alla maternità e in essa si evince che in Alto Adige oggi l’età media al momento del primo parto è di 31,9 anni per le donne locali rispetto ai 30,2 anni per le donne di origine straniera
Queste ultime, e cioè le donne straniere, si mostrano molto più ligie per quanto riguarda i controlli sanitari in gravidanza visto che ben il 26% di loro si presenta alla prevista visita dopo 11 settimane,  contro il 10,5% delle locali. 

Segue un interessante serie di dati che riguardano la percentuale di donne che si avvicinano alla maternità in base ad istruzione ed occupazione professionale

A livello locale a fare più figli sono le donne provviste di un diploma di media superiore, che sono quasi il doppio di quelle che hanno fatto solo le medie ed anche delle laureate. 
Tra le straniere la forbice in questo caso è molto più grande. A fare più figli in questo caso sono le madri con al massimo la terza media, il doppio di quelle che hanno la licenza superiore e addirittura  il quadruplo delle laureate.

Per quanto riguarda il numero di nati in relazione all’occupazione della madre tra le mamme locali sono le dipendenti private a fare più figli, mentre sono un terzo in meno le dipendenti pubbliche e molto meno sia le casalinghe che le lavoratrici autonome. 
Tra le donne straniere quelle che diventano più facilmente madri sono nettamente le casalinghe, un terzo in meno sono invece le dipendenti private. Le dipendenti pubbliche e autonome fanno invece pochissimi figli.  

Un altro capitolo molto importante è quello che riguarda il sovrappeso e l’obesità.

Il sovrappeso in Alto Adige riguarda il 17,8% delle donne e ben il doppi degli uomini (34,9%). La situazione appare invece molto più equilibrata per quanto riguarda gli obesi: a prevalere sono sempre i maschi con l’8% rispetto al 6,9% delle femmine. 

Un altro parametro per il quale esiste un rapporto 2 a 1 tra maschi e femmine è quello relativo al consumo di alcol a maggior rischio.

La percentuale degli uomini in questo caso è superiore al 50%, mente le femmine si fermano al 26,8%. Ma il dato delle donne deve fare riflettere nei confronti al resto d’Italia dove non supera l’11,4%. 

E il fumo?
E’ presto detto: in Alto Adige fuma il 30% circa dei maschi a fronte del 21,8% delle donne (in questo caso il dato delle fumatrici altoatesine è leggermente inferiore al 23% del resto d’Italia)

L’indagine presentata oggi evidenzia anche che il tumore più frequente nella donna è quello alla mammella con il 25,2% dei casi rispetto al 12,2% del tumore al colon retto
Ma in realtà la causa principale di morte per le donne in provincia di Bolzano sono le malattie del sistema cardiocircolatorio con il 40,7%. I tumori incidono invece per il 28,4%. 
Uno specifico capitolo della ricerca poi evidenzia che per le donne il tumore è la principale causa di morte fino agli 80 anni di età dopo di che diventano molto più pericolose le malattie cardiocircolatorie. La fascia d’età femminile in cui le donne muoiono di più di tumore è invece quella tra i 45 e i 59 anni. 

Le donne vivono più a lungo, ma sono anche quelle che soffrono maggiormente di malattie croniche, specie oltre i 74 anni d’età. Complessivamente ad essere colpiti da malattie croniche sono il 30,3% delle donne e il 26% degli uomini in Alto Adige
Quale la malattia cronica più frequente? E’ presto detto, si tratta infatti dell’ipertensione che colpisce ben 41mila persone, per lo più donne. Seguono poi  le altre cardiopatie (e qui gli uomini sono leggermente di più). Al terzo posto in questa speciale classifica si piazza l’ipertiroidismo congenito e acquisito che colpisce ben 18mila donne (con una percentuale 4 superiore a quella degli uomini)

L’ultimo parametro considerato nella ricerca è quello dell’uso di farmaci.

Ai farmaci ricorrono il 60% delle donne e il 48% degli uomini. E sono le donne a prevalere anche nel tasso di utilizzo di psicofarmaci ogni 1000 abitanti. In media vi fanno ricorso 90,7 donne e 47,6 uomini. E nella fascia over 65 sono quasi il doppio le donne che usano gli psicofarmaci. 

Insomma: le donne vivono più a lungo però complessivamente hanno più acciacchi.
Ma non è vero che si lamentano di più, se è vero - come dice la ricerca nel paragrafo finale significativamente intitolato paradosso sanitario - che nell’83% dei casi considerano il loro stato di salute buono o molto buono.