Ambiente | l'interrogazione

La funivia di Tires arriva in Consiglio

Alberi tagliati, contributi pubblici e una sostenibilità che stenta a riscontrarsi. Il Team-K presenta un’interrogazione in merito all’impatto dell’opera.
funivia tires - malga frommer
Foto: Salto.bz

I lavori tra la frazione di San Cipriano e Malga Frommer procedono senza sosta per garantire l’apertura della così conosciuta funivia di Tires nella data prevista, il 15 gennaio. Un’opera, come già sottolineato, che sarà destinata a cambiare in maniera irreversibile la fisionomia del territorio così come il peso turistico della zona, una delle poche ancora risparmiate dalle masse di visitatori.
Sarà un’opera strategica, almeno per chi la costruisce, dal momento che chi ne avrà la gestione, Florian Eisath, l’ex atleta ora Ceo della Carezza Dolomites, controlla già gli impianti che da Nova Levante trasportano i turisti a Malga Frommer e che a sua volta conducono al Rifugio Fronza alle Coronelle, il quale verrà abbattuto per costruire un grande hotel di lusso proposto e gestito dallo stesso Eisath.


L’enorme mole di contributi pubblici stanziati (si parla di 11 milioni di finanziamenti su una spesa totale di 15) non è passato inosservato, così come l’impatto della grande opera sull’ecosistema montano che non diminuirà, nonostante le promesse dei costruttori, il traffico dei veicoli in zona, ma sarà al contrario destinato ad aumentarlo soprattutto nei pressi delle stazioni di partenza, a tal punto che lo stesso comune di Tires costruirà un enorme parcheggio per gestire l’intenso flusso di automobili che si andrà a creare.
Dopo l’articolo di salto.bz, gli esponenti di opposizione del Team K hanno presentato un’interrogazione in sede di Consiglio provinciale in cui, viste le premesse, si chiede alla Giunta di rispondere in merito alla sostenibilità economica e ambientale della funivia e delle opere correlate e, in particolare, secondo quali modalità tale evento riuscirebbe a coniugarsi con la strategia di sostenibilità everyday for future e in generale con gli obiettivi di sostenibilità che, almeno sulla carta, si prefigge la Giunta provinciale.