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Confusione sulla flotta “green” di Sasa

Nei nuovi documenti di pianificazione di Sasa i bus “ibridi” (diesel) vengono considerati mezzi a zero emissioni. Intanto la flotta interurbana sta invecchiando.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
Bus ibridi-gasolio di Sasa
Foto: Michele De Luca
  • La singolare suddivisione della flotta bus di Sasa: a sinistra i bus ibridi-diesel inseriti come "mezzi ad emissione zero" mentre quelli realmente ad emissione zero sono messi a destra suddivisi fra bus H2 e BEV. Foto: Provincia Autonoma di Bolzano
  • Un errore, una distrazione oppure... cosa?

    Il 3 dicembre scorso la Giunta Provinciale ha approvato le modifiche al PEF (piano economico-finanziario) di Sasa separatamente per il trasporto urbano-suburbano e quello interurbano poiché si tratta di due contratti di servizio “in-house” separati e con scadenza diversa, il primo scade nel 2029 mentre il secondo nel 2031.

    I due documenti sono sostanzialmente identici, ad eccezione dei dati economico-finanziari su cui non mi soffermerò per la complessità della materia, oltre ad essere farciti di terminologie da nerd finanziari.

    I bus ibridi-diesel non sono bus a zero emissioni ma per i PEF sì: un'infografica sballata 

    Un dato mi è saltato immediatamente all’occhio, uguale nei due documenti, cioè l’inserimento dei bus ibridi-diesel nella categoria “a zero emissioni”, con un bel colore verde e qui ci starebbe bene una emoji con gli occhi strabuzzati. Qui c’è un evidente errore di fondo: i bus a zero emissioni sono… senza emissioni, quelli ibridi (diesel, ma non si dice e non si vuole dirlo per i meno esperti, in particolare per gli azionisti comunali di Sasa e per i "cittadini medi") semplicemente non sono senza emissioni. È fattuale. Vedremo se questo errore sarà formalmente corretto.  

    I bus elettrici a idrogeno e a batteria rientrano nella categoria “zero emissioni” ma non vengono compresi nella "fascia verde" e vengono indicati a parte a destra nel grafico. In poche parole, qui si “gioca” con i numeri e le classificazioni. 

    Poi non mi torna proprio il numero di “17 bus a zero emissioni” entrati in flotta ma ormai non ci si capisce più nulla fra bus che sono stati consegnati effettivamente e quelli ancora da consegnare, spesso annunciati più volte tanto da pensare che siano decine e decine, e che si riflette poi nei numeri indicati della flotta per i bus elettrici a batteria (16) e a idrogeno (26), anche se fra questi ultimi gli otto (nove?) arrivati sono a batteria con un range extender H2.

    Costi unitari dei carburanti, un dato inutile per come è indicato nei due PEF mancando diversi dati di riferimento

    Un altro dato che è stato inserito è il costo unitario energetici. Peccato, però, che i costi unitari così indicati non spieghino nulla. I consumi specifici variano per tipo di trazione (idrogeno, elettricità e gasolio) e andrebbero indicati almeno con i consumi medi dei bus che, oltretutto, hanno diversa lunghezza fra corti, medi e lunghi per poter realmente confrontare i costi di ogni tipologia di trazione.

    Flotta interurbana, l’età comincia a farsi sentire?

    Saltato l'ambizioso progetto di retrofit da gasolio a idrogeno di 140 bus, qualche domanda ci si dovrebbe porre, in particolare dopo la recente notizia di cronaca di un bus "flambé", che fa il paio con quella di gennaio, che risultava avere 700mila km ed immatricolato a gennaio 2013. Quindi con undici anni sul groppone e ancora un anno di vita utile, secondo le vigenti normative provinciali. 

    La flotta di Sasa interurbana conta circa 200 bus, di questi circa 150 rilevati dall’ex concessionario Sad e che dovrebbero avere, più o meno, una simile età. Siccome il contratto di servizio per la “rete ecosostenibile” scade nel 2031 e che, come avevo evidenziato nella analisi del rinnovo flotta contenuta nel PEF di Sasa del 2023, il ricambio è di poche unità, non è che assai presto avremo una flotta vetusta di mezzi sui percorsi interurbani?

    Per la cronaca, sui percorsi interurbani solo adesso si stanno affacciando bus a batteria di “classe II” ma rimane la grande incognita, di cui ben sa chi guida un’auto elettrica, sulla effettiva percorrenza nel periodo freddo, in particolare d’inverno, come era stato rilevato nei test compiuti in Val Gardena .

    Obiettivi "zero emissioni" piuttosto... gommosi  - 52 bus ibridi-diesel in arrivo per l'ambito urbano ma non se ne parla

    I temi sono quindi molteplici, ma gli obiettivi “tutto zero emissioni” sono rinviati al 2032 (stando all’aggiornato piano Clima 2040) e a maggior ragione non si riesce a comprendere come possa essere raggiunto tale obiettivo. Si confermerebbe quello che avevo previsto in questo articolo e cioè che “non c’è fretta per la flotta green”.

    Aggiungo, concludendo, che il fatto di aver destinato risorse ingenti, dal PNRR e altri fondi, all’idrogeno, ha probabilmente fatto perdere di vista il complesso della flotta e del suo rinnovo tanto che poi per il servizio urbano di Bolzano, Merano e Laives si attende l’acquisto, mai smentito finora, di ben 52 mezzi a gasolio-ibridi che, vale la pena di ripeterlo, non sono mezzi a zero emissioni e si vorrà renderli “ecologici” con il gasolio HVO quando la flotta la si avrebbe potuta avere a zero emissioni CO2 con il biometano, ma "taluni" hanno voluto eliminare tale trazione dalla flotta prendendo una sonora cantonata ed “incaprettandosi” con idrogeno e i bus ibridi-diesel di facciata.

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Peter Gasser Ven, 12/20/2024 - 07:33

Die Frage ist: belügen sie sich selbst, oder wollen sie andere belügen?

In der Tat ist ein Hybridbus ein Dieselbus. Punkt.

(Sogar der Elektromotor wird, wenn ich mich nicht irre) vom Dieselmotor angetrieben).
Sie kaufen also 2024 noch immer Dieselbusse. Mit Dieselbussen “zero emissione” erreicht man dann auch 2030 Klimaneutralität (ist dann halt auch gelogen, wird aber kommentarlos geglaubt).

Ven, 12/20/2024 - 07:33 Collegamento permanente