Come noto, domani i circa 50.000 (52.429, per la precisione) tesserati della Svp hanno l’occasione di partecipare alle primarie della Stella Alpina e scegliere così il candidato che già aspira a diventare il nuovo Landeshauptmann dopo il lunghissimo “regno” durnwalderiano. Oltre a fornire notizie tecniche sulle modalità della votazione e su come questo evento sarà coperto dai diversi mezzi d’informazione, la sensazione permane quella di non essere riusciti a distinguere in modo molto netto in che cosa consistano le vere differenze tra i due (a parte quelle relative all’anagrafe, al carattere e ai gusti personali). “Pochi motivi di contrasto nel duello Kompatscher-Pichler Rolle” è il commento al titolo dell’Alto Adige (“Il prossimo presidente non sarà onnipotente”). Il Corriere dell’Alto Adige – che arriva addirittura a parlare di “scintille” – s’impegna un po’ di più e propone come discrimine il tema del “Welfare”. Ma il segnale che queste primarie sono vissute senza troppa enfasi dagli organi d’informazione, anche in lingua tedesca, viene dal taglio basso con il quale oggi il Dolomiten ricorda ai suoi lettori di andare a votare tra chi propone un “cambiamento moderato” o chi cerca di apportare “esperienza e cambiamento”. Non sembra insomma che avremo urne surriscaldate dalla passione.