Quel 5% della materia che conosciamo...
Cosa regaliamo quest'anno per un nostro caro di famiglia? Una bella uscita scientifica al Cern di Ginevra! Nella cittadella scientifica svizzera che ha la Francia da una parte e dall'altra stanno facendo lavori di sistemazione ed ampliamento. A settembre 2023 ci sarà il nuovo centro visitatori per un'esperienza ancora più completa. Per ora però è più facile trovare una visita guidata in inglese e francese. La quadra quindi la troviamo così, come per altri visitatori italiani: ci aggreghiamo ad un istituto tecnico di Ventimiglia, in visita al Cern sabato 10 giugno, quindi il giorno dopo l'ultimo giorno di scuola. Quindi macchinata del venerdì pomeriggio fino a Ginevra, con tunnel del Monte Bianco (meglio prendere andata-ritorno in Italia così si risparmiano 20 euro).
Al mattino seguente c'è gran folla al Visitor Centre, la scolaresca ligure è un po' in ritardo per disagi trasportistici. Ci spiegano intanto che al Cern, guidato dalla fisica italiana Fabiola Gianotti, il 10% dei ricercatori è italiano. Aspetto che diventerà più evidente nel successivo passaggio in mensa. Dopo il video introduttivo via verso l'esperimento Atlas, con un appassionato fisico brianzolo che ci spiega il funzionamento del detector grande come un campo da calcio a 5 (27 metri per 45) grazie al quale è stato possibile scoprire il mitico Bosone di Higgs. Il detector intercetta le particelle che vengono lanciate sull'Lhc, il large hadron collider, 27 km di circonferenza per far accelerare i protoni grazie a 1232 magneti superconduttori. Nella sala di controllo c'è chi, come la nostra guida, ha il compito di indirizzare i dati verso i calcolatori, soltanto quanto può essere necessario e utile ai fini di ricerca. Un altro fisico, barese, ci accompagna al datacenter del Cern. Che profuma di mitologia, visto che a Ginevra venne tenuto a battesimo da Tim Berners Lee il protocollo Tcp/Ip.
Computer che comunicano fra loro, world wide web.
A Ginevra si producevano e si producono infatti talmente tanti dati che è necessario appoggiarsi su una rete internazionale di calcolatori per far sì che il sistema regga. Nel datacenter si possono vedere lo schema creato da Tim Berners Lee ed il suo computer del tempo. Prima di andare sul lago Lemano c'è tempo anche per un salto al Globo della Scienza e dell'Innovazione, dove ci si può rilassare fra luci e racconti di scienziati.
Con la consapevolezza che quello che possiamo conoscere della materia è il 5%, il 27% è antimateria, il 68% energia oscura.
Nel viaggio di ritorno stop a Ivrea, anche la domenica mattina è aperto il Laboratorio Museo Tecnologic@mente e in altre giornate è possibile fare un tour guidato di qualche ora attraverso gli edifici concepiti nell'epopea dell'imprenditore illuminato Adriano Olivetti. Il visitor centre Unesco è stato aperto recentemente , vale la pena tornarci con più calma.