“Facciamo la nostra parte”
Poco più di 20 giornalisti, rappresentanti delle testate nazionali e internazionali, hanno incontrato oggi (20 luglio) all'Associazione stampa estera a Roma il presidente della Provincia Arno Kompatscher e il presidente di Assoimprenditori, nonchè vicepresidente nazionale di Confindustria, Stefan Pan. A moderare il dibattito - a cui hanno partecipato fra gli altri inviati di ANSA, APA, France Press, Canadian Broadcasting, RTV Slovenia e Radio Romania - il corrispondente della Frankfurter Allgemeinen Zeitung, Tobias Piller. “Siamo la prima regione italiana come PIL pro-capite - ha spiegato il Landeshauptmann -, siamo ai vertici anche nella graduatoria europea, e abbiamo un tasso di disoccupazione che non supera il 3,8%. Questi traguardi li abbiamo raggiunti grazie alla nostra autonomia, ma il nostro benessere non è dovuto alle iniezioni di denaro che lo Stato versa alla Provincia. Anzi, analizzando i conti pubblici territoriali, ovvero il rapporto tra le prestazioni pubbliche elargite sul territorio altoatesino e il gettito fiscale che Bolzano gira a Roma, emerge una situazione ben diversa. Il saldo, infatti, è favorevole allo Stato, e così l'Alto Adige contribuisce al risanamento del debito pubblico”.
Kompatscher, ricordando che la Provincia può rappresentare un laboratorio a livello nazionale per la gestione delle competenze legislative secondo il principio della sussidiarietà, si è poi soffermato sulla riforma costituzionale. Riforma che “presenta luci e ombre - ha detto il Landeshauptmann -; da un lato vi è un'impronta centralista che ci preoccupa, ma dall'altro siamo riusciti a inserire una clausola di salvaguardia che mette lo Statuto di autonomia al riparo da ogni modifica unilaterale, ovvero senza il consenso della Provincia, e che rafforza l'ancoraggio internazionale e crea i presupposti per l'ampliamento della nostra sfera legislativa”. “Il mio partito non ha ancora deciso se sostenere il sì o il no al referendum”, ha specificato il governatore dell’Alto Adige.
Da sinistra: Tobias Piller, Arno Kompatscher e Stefan Pan. Foto: LPA/Ohnewein
Altro tema centrale dell’incontro la situazione al Brennero: “Eventuali misure straordinarie di controllo - ha riferito Kompatscher - avrebbero un grave effetto politico, alla luce del valore simbolico rappresentato dal Brennero per la nostra terra, che si pone come ponte tra il Nord e il Sud dell'Europa”. E ancora: “Al momento non ci sono flussi migratori verso l'Austria, cosa confermata anche dalle autorità austriache che hanno sottolineato l’impegno dell'Italia in questo senso; noi stiamo facendo la nostra parte accogliendo la quota di persone che ci sono state assegnate, 1.000 per la precisione e altre 700 annunciate, ma non ci sono più persone in transito come nel 2015”. Sulla questione è intervenuto anche Pan: “La UE vive di scambi, non ha bisogno di barriere. Il Brennero, da questo punto di vista, è essenziale, una sua chiusura manderebbe in tilt l'intero sistema e costerebbe centinaia di miliardi di euro”. Infine a proposito della ripetizione delle elezioni presidenziali austriache Kompatscher ha precisato di “temere che possano prevalere idee nazionaliste in contrasto con lo spirito europeo”, e si è augurato che la questione dei migranti, e delle paure ad essa collegate, “non influenzino la campagna elettorale”.
Kompatscher e Pan all'Associazione stampa estera a Roma. Foto: LPA/Ohnewein