“Grandi aerei, la gente ha paura”
I prodotti locali, la legge provinciale sugli appalti, la gestione delle acque pubbliche per far fronte alla siccità, specie in val Venosta. Ancora, la questione della povertà, che nell’età avanzata colpisce soprattutto le donne, senza dimenticare il tema da mesi al centro delle polemiche, l’aeroporto di Bolzano sud e il suo sviluppo per mano dei privati. “La gente ha paura che arrivino aerei più grandi” è il timore espresso all’indirizzo di Arno Kompatscher, il Landeshauptmann che a Fiè allo Sciliar ha incontrato le contadine altoatesine riunite nell’Associazione delle donne coltivatrici (Sbo).
La prima questione toccata nell’incontro estivo aperto dalla presidente Antonia Egger sono i prodotti locali: “Devono essere valorizzati - è il pensiero della Sbo -. Dietro la loro produzione c’è molto lavoro; si tratta anche della responsabilità, la sostenibilità e il futuro”. La risposta di Kompatscher verte sulla scelta della Provincia di spingere il marchio “local & fair“: “I nostri prodotti - afferma - dovrebbero essere resi più visibili anche nel settore turistico e nell’artigianato. Inoltre, bisognerebbe semplificare la legge sugli appalti pubblici. Continueremo a insistere su questo punto”.
Segue il tema turismo e agricoltura, con il presidente che ribadisce la necessità di regolare lo sviluppo edilizio nei centri turistici.
Tocca alla pensione minima. “La povertà nell’età avanzata colpisce soprattutto le donne”, dice Veronika Stampfer, rappresentante distrettuale della Sbo. Kompatscher informa quindi sulle ulteriori sovvenzioni e assicura un maggiore lavoro di sensibilizzazione per contrastare in futuro la povertà nell’età avanzata, anche attraverso la previdenza complementare.
I presenti passano al tema delle concessioni per l’utilizzo di acque pubbliche. “In particolare nella val Venosta è necessario anticipare l’uso delle concessioni in periodi di siccità” sollecita Ingeborg Rechenmacher, rappresentante della val Venosta.
E tocca infine all’aeroporto di Bolzano sud. Maria Theresia Jageregger, rappresentante della Bassa Atesina, riporta i timori della popolazione: “Il problema è l’estensione della pista. La gente ha paura che arriveranno aerei più grandi”. Il presidente della Provincia ha assicurato: “L’estensione della pista, attiva dal 2012, è legata alla sicurezza dell’aeroporto e consente ai piccoli aerei di decollare e atterrare anche in caso di maltempo. Non ci saranno grandi aerei, l’aeroporto rimarrà sicuramente un aeroporto regionale”.
aeroporto regionale,was heist
aeroporto regionale,was heist das im Klartext Herr Landeshauptmann?????
In risposta a aeroporto regionale,was heist di Günther Alois …
Und die zweite Frage ist, was
Und die zweite Frage ist, was heißt "Non ci saranno grandi aerei"? Aber er bleibt immer vage, er legt sich auf nichts fest. Klar wäre zu sagen: Es wird keine Linien-, Charter- und Transport-Flugzeuge mit Düsenantrieb geben!
In risposta a Und die zweite Frage ist, was di Sepp.Bacher
Warum nicht mit Duesenantrieb
Warum nicht mit Duesenantrieb ? Haben Sie noch nie etwas von Dornier mit diesem Antrieb gehoert die genauso klein sind wie die Turboprop ?Im Laerm sind sie genauso leise. Der groesste Laermmacher im Unterland ist er Zug. Und der weitaus groesste Luftverschmutzer die Autobahn.Aber die selbsternannten Flughafenexperten wissen dass sie mit Wettern gegen diese beiden nichts erreichen, also wird gegen den Flughafen geplodert.
In risposta a aeroporto regionale,was heist di Günther Alois …
In der Tageszeitung von heute
In der Tageszeitung von heute lässt Gostner nun doch einiges durchblicken:
eine Linienverbindung Bozen Rom und eine vielleicht nach Hamburg, damit die Touristen herunter kommen;
dann werden noch ein paar Charterflüge dazu kommen;
müssen die Landebahn verlängern, denn sonst ist der Anflug zu steil und es könnten keine großen Flugzeuge landen;
Bozen ist für Privatflieger viel zu billig; ich weiß nicht, was das für eine Führung gewesen ist!