Cronaca | La sentenza

Legittime, ragionevoli, giustificate

La giudice Eliana Marchesini ha respinto anche il quinto ricorso dei sanitari no vax. Con toni perentori l'ordinanza nega qualsiasi discriminazione per le sospensioni.
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Foto: Vaccinazione

Cinque su cinque. La giudice del lavoro Eliana Marchesini (e non Donatella, come scritto inizialmente per errore, ndr) ha respinto anche il quinto ricorso presentato da un infermiere non vaccinato, questa volta del comprensorio di Brunico, in quanto “il ricorrente non è vittima di alcuna discriminazione”. Una frase quella contenuta nell'ordinanza di rigetto che, in tutti sensi, suona come una sentenza. Il provvedimento di sospensione viene definito "legittimo, ragionevole e giustificato". L'infermiere dell’Azienda sanitaria, difeso da Renate Holzeisen, era stato sospeso dal lavoro perché non in regola con l’obbligo introdotto in primavera dal decreto legge del governo Draghi. Marchesini, come del resto prevedibile, ha seguito lo stesso metro di giudizio del collega Giulio Scaramuzzino che si era espresso, rigettandoli, sui primi quattro ricorsi. Ai primi di agosto la giudice aveva già negato al ricorrente il congelamento della sospensione richiesto dalla difesa.

Nell’udienza di ieri (19 agosto, la discussione è durata un paio di ore. L’Asl era rappresentata dal direttore dell’ufficio legale, Marco Cappello, e dal direttore sanitario Pierpaolo Bertoli). Nel prrovedimento arrivato nella tarda mattinata di oggi Marchesini definisce “destituite di fondamento” le eccezioni sollevate dalla difesa riguardo alla mancanza di adeguata informazione, sottolineando che è stato lo stesso ricorrente a non presentarsi alla chiamata dell'Azienda. I legali del ricorrente lamentavano anche una  violazione del Regolamento (CE) N. 507/2006 della Commissione Europea del 29 marzo 2006 relativo all’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata dei medicinali per uso umano. Anche in questo caso non vi è nessuna violazione. A più riprese la giudice ha sottolineato di non poter invadere la sfera di competenza del legislatore e che l'efficacia dei vaccini, seppur non al 100%, è ampiamente documentata. Tanto meno sussistono violazioni dell’articolo 32 della Costituzione che recita: la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. Nessuna violazione neppure per quanto riguarda la Convenzione europea dei diritti dell’Uomo. Insomma, per la difesa l'ordinanza rappresenta sembra rappresentare una sconfitta su tutta la linea.

Quanto alla campagna vaccinale all'interno dell'Asl, nonostante l'esito dei ricorsi della scorsa settimana, non si registrano miglioramenti consistenti. Mentre il quadro dei contagi da Covid—19 è in lento e pur costante peggioramento (contagi in aumento di 49 unità) sono sempre 763 i sanitari altoatesini che non hanno dato seguito all’invito alla vaccinazione (342 sono dell’Azienda sanitaria e 421 esterni).