Politica | Elezioni del Consiglio Provinciale di Bolzano (2013)

Seppi (Unitalia) “SVP? Italianizzata e più mafiosa che in Calabria”

Donato Seppi spiega il programma politico di UNITALIA, attaccando la SVP, accusata di apparire più mafiosa che in Calabria.
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Donato Seppi ci riprova. Capolista di UNITALIA, formazione di destra che da pochi giorni ha assestato un colpo che secondo alcuni farà guadagnare parecchio consenso elettorale, Seppi cerca la via del terzo mandato consecutivo in Provincia, dopo quelli del 2003 e del 2008. La riapertura della sede storica della Destra italiana a Bolzano, dopo anni di abbandono, ha mandato su tutte le furie parecchi militanti de La Destra di Mauro Minniti, tra i quali alcuni avevano suggerito allo stesso Minniti di prendere in affitto i locali di Corso Libertà, giudicati però troppo onerosi (circa 1300 € mensili). Fatto sta che da qualche giorno “Donatone” Seppi ha la sua vetrina sulla piazza più prestigiosa di Bolzano; quella Piazza Vittoria che in un certo senso rappresenta il simbolo dello scontro etnico, tuttora presente in Alto Adige/SüdTirol.

A pochi giorni dalle elezioni, in una video intervista Donato Seppi ha spiegato la posizione di UNITALIA su quattro questioni fondamentali: proporzionale, rapporto con la SVP, scuola e immigrazione.

Da quanto emerge nella video intervista, UNITALIA è contraria alla proporzionale etnica, accusata di premiare l'appartenenza etnica più che la competenza o il merito. Una “norma razzista”, insomma, anche in considerazione del fatto che il mondo di madrelingua tedesca e ladina ha in mano il 90 % dell'economia locale, quindi, risulta più avvantaggiata dalla popolazione di madrelingua italiana

Dura la valutazione di Seppi circa l'operato della dtiroler Volkspertei, accusata di fare l'interesse di qualche privato e alcuni poteri forti. Gli scandali scoperti in questa legislatura, secondo Seppi, raccontano di una SVP italianizzata in certi costumi quasi mafiosi. Invece di trasformare la mentalità italiana in quella tedesca, afferma Seppi, sono riusciti a “italianizzarsi al punto tale da apparire più mafiosi che in Calabria”.

L'immersione scolastica è un punto centrale del programma politico di UNITALIA. Deve essere attuata in materie non umanistiche e storiche, per formare degli studenti bilingui, anzi, trilingui, con una buona conoscenza dell'inglese. Le culture devono tenersi separate, secondo UNITALIA, ma non nel segno della sopraffazione di quella tedesca verso quella italiana, ma nel segno del confronto reciproco. Il modello è la Claudiana, dove si diplomano studenti perfettamente bilingui.

Netta la posizione di Seppi in materia di immigrazione. La legge sull'immigrazione deve essere cambiata, secondo UNITALIA. L'Alto Adige, prosegue Seppi, non deve diventare una calamita per gli immigrati, magari residenti a Salorno, dove hanno gli aiuti provinciali, ma che nella realtà lavorano in Trentino. Contestati anche i cinque anni di residenza al fine di ottenere i benefici che la nostra Provincia concede al migrante. I cinque anni di residenza devono essere accompagnati da una certa quantità di lavoro, afferma perentorio Seppi, in quanto “cinque anni non vogliono dire nulla, perché devi dimostrare di avere lavorato in questo periodo, per un importante numero di mesi”. Seppi contesta situazioni secondo le quali, a suo parere, un immigrato di 65 anni può ottenere la pensione senza che lo Stato possa sapere se lo stesso percepisca una pensione nel suo paese. Non possiamo cambiare le leggi nazionali, conclude Seppi, ma possiamo incidere sul welfare provinciale.

Insomma, in una campagna elettorale dove le destre locali sono quantomai divise e si contendono il primato di “Destra ufficiale” e rappresentativa dell'Italianità, Donato Seppi e la sua pattuglia di candidati giovani e agguerriti che raggruppa anime diverse della destra, da quella più moderata a esponenti di Casa Pound Bolzano, si ripresenta alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale con la speranza di una rielezione.