Cultura | Classica

“… dalla classica al jazz, al rock.”

Abbiamo intervistato Domenico Cagnacci. Sarà il solista del Concerto per Percussioni e orchestra di MacMillan che la Haydn propone nella sua stagione sinfonica.
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Foto: shirley suarez
  •  “Veni, Veni, Emmanuel”, il Concerto per percussioni e orchestra di James MacMillan, è una tra le più eseguite composizioni del XX secolo. Domenico Cagnacci è “timpanista principale” dell’Orchestra Haydn. Ha collaborato anche con il Teatro alla Scala, Accademia di Santa Cecilia, Orchestra Toscanini, Teatro del Maggio Fiorentino.

  • SALTO: Per “Veni, Veni, Emmanuel” MacMillan ha previsto una moltitudine di strumenti a percussione. Ci può descrivere come sarà allestito il palco ?

    Domenico Cagnacci: in questo concerto potrete vedere e ascoltare una grande varietà di strumenti a percussione. Tutti questi strumenti saranno disposti in palco divisi in 4 postazioni, la lista è lunga, suonerò: Vibrafono, Marimba, Tom tom, Congas, Timbales, Bongos, Gong Thailandesi, Tam tam, Piatti, campanacci, Wood block, Temple block e tanti altri…

  • Domenico Cagnacci: collabora con l'Orchestra Haydn dal 2007 Foto: Fondazione Haydn Stiftung
  • La composizione ha una durata complessiva di 25 minuti, il suo titolo richiama un Inno del periodo di Avvento il cui testo risale probabilmente al VIII secolo. La sua prima esecuzione è avvenuta a Londra nel 1992, e da allora è stato eseguito centinaia di volte. Ha il favore del vasto pubblico. Anche del solista? 

    E’ un concerto che conoscevo e che ho sempre apprezzato ma che non avevo mai studiato finora e sono felice di poter avere la possibilità di confrontarmici.

    Richiede una preparazione “speciale” ?

    Tutti i concerti solistici prevedono una grande preparazione e quelli per Percussioni e orchestra spesso prevedono anche una grande preparazione sul piano dell’organizzazione proprio per la quantità di strumenti da reperire e sistemare nel modo migliore. Inoltre in questo concerto dove non sono previste pause tra i vari tempi, durante l’esecuzione devo spostarmi da una parte all’altra del palco per poter suonare di volta in volta gli strumenti richiesti. E quindi durante la preparazione bisogna studiare anche gli “spostamenti” sul palco.

    Ha avuto occasione di confrontarsi con il compositore, o con Evelyn Glennie, dedicataria e interprete della prima esecuzione?

    Purtroppo no, ma per fortuna siamo nell’era di internet e sulle piattaforme online c’è il video della prima esecuzione dove ho cercato di prendere più spunti possibili.

  • Domenico Cagnacci: ha inciso nella veste di solista musiche di Ney Rosauro per Stradivarius Foto: shirley suarez
  • Ci racconta un momento particolarmente gratificante della sua vita in orchestra?

    Ricordo con piacere i concerti con il Maestro Kuhn al Mozarteum di Salisburgo con le integrali delle sinfonie di Beethoven e di Brahms e le tourneè in Giappone degli ultimi anni in cui abbiamo suonato in sale da concerto splendide.

    E un episodio “tragicamente comico”?

    Qualche anno fa in un concerto dove come secondo brano dovevo suonare un pezzo abbastanza complesso, poco prima dell’inizio, ero salito in palcoscenico per controllare che tutto fosse in ordine, ho dimenticato completamente che non avrei dovuto suonare il primo brano finchè al momento dell’accordatura ho realizzato che il concerto stava per iniziare e che suonavano solo i colleghi degli Archi… non potendo più uscire mi sono seduto al mio posto ho abbassato lo sgabello rimanendo dietro i Timpani e ho ascoltato i miei colleghi…

    Che musica ascolta nel suo tempo libero? 

    Ascolto tutta la musica dalla classica al jazz, al rock.

    Ha mai suonato la batteria in una formazione pop o rock?

    Sì, in passato ho suonato la batteria, mi è sempre piaciuta.

    Lei è ottimista?

    Non particolarmente.

  • 24.10 Bolzano, Auditorium ore 20.00

    25.10 Trento, Auditorium ore 20.30

    STAGIONE SINFONICA ORCHESTRA HAYDN

    Jaume Santonja, direttore

    Domenico Cagnacci, percussioni

    musiche di MacMillan e Tchaikovsky