“Una critica inopportuna”
Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera:
Stimatissima Direttrice,
il Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti del Trentino-Alto Adige ha preso visione con rammarico di un commento pubblicato in calce al tuo articolo, pubblicato in data 09.11.2020, dal titolo "Abgang mit Nachgeschmack" .
In esso il sig. Hartmuth Staffler criticava l'operato dell'Ordine dei Giornalisti, con riferimento alla vicenda relativa alla nomina di un addetto per l'Ufficio stampa del Comune di Merano. Contestazione, quella mossa dall'Ordine, fondata sul fatto che la nomina in oggetto era stata operata in violazione della legge n.150/2000 in base alla quale gli Uffici stampa degli enti pubblici devono essere affidati a soggetti iscritti all'Albo dei Giornalisti.
Il sig. Staffler, iscritto all'Ordine dei Giornalisti, spiegava che in altri casi analoghi nulla era stato fatto. Sarebbe stato opportuno che il tutto fosse stato argomentato meglio, con la citazione dei casi specifici a cui si riferiva.
Di più: il sig. Staffler imputava all'Ordine dei Giornalisti di muoversi con i "paraocchi" e seguendo non ben precisate logiche "etnico/ideologiche".
Si tratta di un rilievo, anch'esso privo di argomentazione, che il Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti del Trentino-Alto Adige respinge con forza e sdegno, riaffermando la propria indipendenza di azione rispetto a qualsivoglia linea ideologica ed etnica. Una critica del tutto inopportuna che lede la dignità di un'istituzione la cui unica via maestra è indicata dalle norme di legge.
Con rinnovata stima.
Il presidente dell'Ordine dei giornalisti del Trentino-Alto Adige
Mauro Keller
A mio modesto parere
A mio modesto parere bisognerebbe abolire il più presto l'Ordine dei Giornalisti. In questi tempi liberalizzati dovrebbe contare la qualità e la capacità di una persona e non l'appartenenza ad un ordine.
E che nessuno mi venga a dire che solo un'ordine possa garantire queste peculiarità.
In risposta a A mio modesto parere di maximilian kollmann
Condivido. Anzi, l'Ordine
Condivido. Anzi, l'Ordine purtroppo ha dimostrato molte volte che non difende e garantisce la qualità del giornalismo, ma difende i (alcuni) giornalisti in modo corporativo. Se l'azione fosse veramente seria, diversi giornalisti italiani avrebbero dovuto essere espulsi da tempo.