Turismo in Alto Adige: A Natale tutto al completo

La stagione invernale è appena iniziata, ma qualche considerazione è già possibile farla. Come? Conoscendo l’andamento delle prenotazioni alberghiere, ad esempio. I turisti prenotano ancora con largo anticipo o sono più propensi al last minute nella speranza di risparmiare qualcosa in tempi di crisi? Gli alberghi del territorio sono già tutti pieni o ci sono zone di scarsa attrazione? A tracciare un quadro della situazione, intervengono il presidente dell’Unione Albergatori, Manfred Pinzger, e la direttrice dell’Azienda di soggiorno di Bolzano, Roberta Agosti.

I turisti? In Alto Adige non mancano neppure in tempi di crisi. In pochi sembrano dell’idea di rinunciare ad una vacanza sulla neve, godendo dei panorami incantevoli delle montagne e gustando i prodotti tipici locali. Quest’anno poi, anche grazie alla “permanenza” del mercatino di Natale fino al 6 gennaio, a Bolzano le prenotazioni vanno ben oltre Capodanno, come conferma la direttrice dell’Azienda di soggiorno, Roberta Agosti.

“I nostri albergatori ci segnalano un quadro positivo per quanto riguarda le prenotazioni, soprattutto nel periodo tra Natale e Capodanno ­– spiega la Agosti ­– e credo che questo sia da imputare soprattutto al prolungamento del mercatino di Natale. Siamo fiduciosi anche per il periodo che riguarda i primi giorni di gennaio, fino all’Epifania compresa: per il momento, per quell’arco di tempo, la situazione è molto simile a quella dell’anno scorso”.

I turisti non rinunciano alla vacanza altoatesina anche perché affezionati a quei sapori tipici, tradizionali, che solo qui si trovano. “Le persone sono disposte a pagare quel qualcosa in più a patto che il prodotto soddisfi le loro richieste- prosegue la Agosti- Da noi le tipicità dei prodotti e l’originalità dell’artigianato sono due elementi importanti che assicurano la presenza di visitatori in gran parte dell’anno, nonostante siano tempi in cui spendere diventa un po’ più difficile”.

Anche a livello provinciale la situazione prenotazioni fa ben sperare: a confermarlo, il presidente dell’Unione Albergatori (Hgv), Manfred Pinzger. “Per quanto riguarda le richieste per le festività fino a Capodanno non possiamo certo dire che manchi il flusso ­– afferma il presidente - Bisogna tuttavia considerare che l’affluenza turistica varia a seconda delle zone del territorio: ci sono zone non tanto conosciute dove è possibile ancora prenotare nonostante siamo vicinissimi alle feste, e altre zone più conosciute, come la Val Gardena o la Val Badia, dove invece è molto più difficile trovare un posto ora come ora. A soffrire un po’ sono l’Alta Val Venosta e la Val d'Ultimo, mentre anche in Alta Val Pusteria è già più difficoltoso trovare un alloggio”.

Nonostante sia stato nominato presidente dell’Hgv da poco più di 5 mesi, Pinzger conosce molto bene la situazione turistica anche rispetto agli altri anni. “Facciamo continue indagini per avere informazioni per potere reagire alle possibili situazioni di fronte a cui possiamo trovarci – continua il presidente- Per questo, nonostante la stagione sia appena iniziata, posso dire che più o meno l’andamento delle prenotazioni è molto simile a quello dello scorso anno. Per il momento. Poi, ovviamente, dovremo vedere cosa succede in primavera e in  estate per tirare le somme”.

Ma con la crisi è cambiato il modo di organizzare le vacanze? I turisti scelgono ancora di prenotare con largo anticipo o aspettano l’ultimo momento per sfruttare l’offerta del momento? “In questo caso dobbiamo fare una doppia considerazione- prosegue Pinzger- Negli alberghi di alto livello, a quattro-cinque stelle, è inevitabile che le prenotazioni si facciano ancora con largo anticipo. Invece nelle strutture più piccoline il turista riesce ancora a prenotare all’ultimo momento”.

Crisi o non crisi, uno degli elementi che lega il turista all’Alto Adige è sicuramente anche il grande amore per il territorio. “Il turista italiano gradisce molto di più la stagione invernale, non rinuncia ad andare a sciare in posti come l’Alta Val Pusteria o l’Alta Val Badia- continua Pinzger- Sono paesaggi unici, che non attirano allo stesso modo il turista d’estate, ad esempio. Posti per soggiornare nei quali, anche oggi, in tempi di crisi, la gente è ancora disposta a spendere. Per fortuna”.