Solo chiacchere e distintivo
La lite fra Mancini e Sarri dimostra ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, quanto l'Italia sia un misero paese di parolai. E' bastato che un allenatore (Mancini) accusasse un suo collega (Sarri) di averlo apostrofato durante una lite in campo dandogli del "frocio" che apriti cielo, da due giorni giornali e media non si occupano d'altro. Tutti a dire che no, non si fa, che non sta bene, che sti poveri omosessuali non li sui può trattare così...Insomma un'alzata di scudi a difesa della "categoria" che in molti casi ha assunto toni imbarazzanti quanto grotteschi.
Venendo da Marte e non conoscendo nulla dell'Italia leggendo questi commenti uno sarebbe portato a pensare di osservare un paese in cui l'omosessualità è da tempo sdoganata, dove le persone siano rispettate a prescindere dalle loro inclinazioni sessuali, i diritti di tutti riconosciuti.
La realtà però è ben diversa. L'Italia è uno degli ultimissimi paesi occidentali in cui agli omosessuali non è riconosciuto alcun diritto, la cultura è permeata di omofobia e diffidenza e dove a fronte di una proposta di Legge, per altro fortemente sollecitata a livello europeo e comunque molto "cauta", Chiesa e buona parte del mondo Cattolico (per non parlare della politica che attorno a questi gravita) scendono in piazza per ostacolarla e possibilmente affossarla.
Insomma, le reazioni di questi giorni non possono che risuonare meramente di facciata e formali se non addirittura ipocrite. D'altronde siamo il paese dove per non mancargli di rispetto lo spazzino lo devi chiamare "operatore ecologico" (salvo poi essere il paese della terra dei fuochi), il cieco "non vedente" e il disabile "diversamente abile" (salvo poi essere uno dei paesi dove gli investimenti per la rimozione della barriere architettoniche e per il supporto ai disabili è fra i più bassi). Solo mper citare alcuni semplici esempi.
Il tutto si ferma alla parola e all'apparenza. Come direbbe Al Capone "solo chiacchiere e distintivo".