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“E ora allarghiamo Pensplan”

Il piano di Kompatscher: estendere i beneficiari e recuperare i soldi dei fondi sanitari “che spariscono a Roma”. La giunta torna a sei, Kuenzer in pole. Urzì questore.
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Foto: Salto.bz

Mattinata breve e intensa per il consiglio regionale, che ha votato l’ufficio di presidenza (tutto al maschile) e rinviato a mercoledì 27 febbraio la nomina della giunta. Alessandro Urzì è stato eletto questore a scapito di Lucia Coppola, proposta dalle minoranze di centrosinistra anche in quanto figura femminile. Inoltre, è tornato l’esecutivo a sei. L’accordo tra Arno Kompatscher e Maurizio Fugatti permette ai trentini di far entrare i due contendenti, Claudio Cia di Agire e Giorgio Leonardi di Forza Italia, mentre agli altoatesini va la delega - ambita - sulla previdenza e la nomina del secondo componente di lingua tedesca. Il governatore punta su Maria Hochgruber Kuenzer, che rimanendo assessora provinciale a Bolzano permetterebbe un allargamento “a costo zero”. 

 

Previdenza “strategica”

 

Lassenza di maggiori costi è uno dei punti sui quali farà leva Kompatscher per convincere il proprio partito, refrattario sull’argomento Regione, ad avallare lassessore in più. L’esecutivo sarebbe quindi composto dal presidente assieme a Kuenzer, Manfred Vallazza, Fugatti, Cia e Leonardi. Riguardo alla previdenza, è lo stesso numero uno in pectore della Regione a spiegare il suo progetto.“Io - spiega Kompatscher - ho detto che mi piacerebbe assumere questa competenza, talmente strategica che ritengo opportuno sia il presidente a occuparsene”. Il tema principale, prosegue, è naturalmente Pensplan, il fondo regionale per le pensioni complementari: “È già un’eccellenza, ma ci sono tanti che non ne fanno ancora parte e potrebbero entrate. Adesso abbiamo 120.000 iscritti, un successo comparato alla realtà italiana, ma possiamo fare meglio. Potenzialmente tutta la popolazione del Trentino Alto Adige può essere interessata”.

La previdenza è una competenza strategica, voglio tenerla come presidente della Regione. Pensplan conta 120.000 iscritti, sono già molti ma possono aumentare. Occorre inoltre recuperare i soldi dei fondi sanitari che altrimenti spariscono a Roma (Arno Kompatscher)

 

 

L’altro tema, continua, è “quello di aggiungere al sistema Pensplan Zentrum che sostiene i vari fondi previdenziali integrativi un altro modello”. Ovvero, un sistema “che sostiene i fondi sanitari presenti tra le varie categorie economiche nazionali per recuperare i soldi che oggi spariscono a Roma”. “Soldi - continua - che non si tornano sul territorio, perché vengono previsti per interventi qui già offerti gratuitamente dalle strutture sanitarie”. La partita, precisa, vale decine di milioni.

 

Nessuna donna eletta. E ride solo Urzì

 

Amara la seduta per Pd, Verdi e Futura 2018. Svp e Lega hanno ottenuto facilmente la nomina dei due candidati di maggioranza nell’ufficio di presidenza, Helmut Tauber (Svp), eletto con 14 voti, e Alessandro Savoi (Lega) con 17. Per le opposizioni Urzì (di Alto Adige nel cuore e nel gruppo misto) ha superato per 13 preferenze e due di scarto la consigliera Lucia Coppola di Futura 2018, proposta dal gruppo dei Verdi. Sandro Repetto, il cui nome era stato proposto dal Pd - mentre i grillini avevano suggerito Diego Nicolini - si era ritirato dopo la convergenza di democratici, Verdi altoatesini e Futura su Coppola, in quanto donna e vista la mancanza altrimenti di candidati femminili tra i nomi di maggioranza. 

L’assenza totale di rappresentanza femminile significa un deficit di rappresentanza dei nostri cittadini, chiedo di ovviare questa brutta figura” aveva protestato fra gli altri Sara Ferrari (Pd), di fronte alla precisazione del presidente dell’Aula Roberto Paccher secondo cui la legge regionale non pone un obbligo sulla quota di genere. Alla fine l’ha spuntata Urzì, probabilmente grazie ai voti di Freiheitlichen, Sud-Tiroler Freiheit e di qualcuno della Volkspartei.

 

Ho letto la relazione programmatica di Kompatscher ed è positiva. Per la prima volta c’è un passaggio, precisato da un esponente di Bolzano, sull’unicità dello Statuto di autonomia per Trento e Bolzano (Ugo Rossi)

 

Trentino tutelato

 

Niente da fare neanche per Lorenzo Ossanna. L’ex governatore e consigliere del Patt Ugo Rossi lo avrebbe voluto nell’ufficio di presidenza, come riconoscimento al sostegno annunciato dalle stelle alpine trentine alla giunta con gli alleati Svp. Ma la Lega ha rifiutato. Rossi ha anche detto di aver dato un’occhiata alle bozze della relazione programmatica che terrà Kompatscher nella prossima seduta e di averla ritenuta positiva: “Per la prima volta c’è un passaggio, precisato da un esponente di Bolzano, sull’unicità dello Statuto di autonomia”. Una garanzia per Trento.