“Tassare non basta”
Ad ottobre 2021, il Presidente della Provincia Arno Kompatscher ha preannunciato la modifica dei criteri di applicazione dell’IMI, la famigerata imposta locale sugli immobili, e la successiva possibilità per i comuni di rimodulare l’imposta sulla base dei propri criteri.
Il Comune di Bolzano, che ha stimato all’incirca 2000 edifici vuoti presenti sul proprio territorio, ha accolto sin da subito la palla al balzo annunciando, qualora diventasse possibile, la volontà di inasprire la propria aliquota sulle case sfitte al fine di incentivare i proprietari a portare sul mercato le proprie locazioni. Le rimostranze dell’Associazione Proprietari si sono fatte sentire sin da subito, timorosa degli effetti della tassazione, sostenendo che i proprietari sarebbero stati più inclini a disfarsi dell’immobile anziché rimetterlo sul mercato.
È un provvedimento che da solo, però, non potrà avere gli effetti auspicati
Il Centro Casa pur accogliendo positivamente la proposta, a fronte di un mercato fuori controllo, non risparmia critiche all’operazione:
“È un provvedimento - scrive l’associazione in una nota - che da solo, però, non potrà avere gli effetti auspicati. Né potrà contribuire ad un calmieramento degli affitti, anzi probabilmente questi oneri saranno scaricati proprio sui potenziali inquilini. Sarebbe il momento opportuno per provare a ripensare all’ istituzione di un fondo di garanzia per l’affitto. Si tratta - prosegue il comunicato - di progetto sul quale stiamo lavorando da anni, condiviso ed elaborato sin dall’inizio con la proprietà edilizia, che qualche tempo fa avevamo presentato e discusso a più riprese con l’Assessorato Provinciale all’ Edilizia Agevolata e altri soggetti istituzionali, arenatosi poi per questioni formali in realtà facilmente superabili. La sensazione è che oggi, cambiati gli interlocutori, le sensibilità su questo tema si siano notevolmente affievolite. Pensiamo però che, opportunamente rivisitato, il progetto potrebbe essere ripreso a livello comunale dove le pressioni e le urgenze sono più evidenti. Ma quali sarebbero le funzioni del fondo? Sostanzialmente - spiega il Centro Casa - si tratta di un patto a tre: l’ente pubblico istituisce un fondo a garanzia per eventuali morosità incolpevoli, il proprietario che intende avvalersi di questa garanzia affitta il proprio alloggio ad un prezzo sensibilmente ridotto rispetto ai limiti previsti dagli accordi territoriali, il Comune abbatte altrettanto sensibilmente la tassazione dell’immobile. La forbice tra l’IMI di un appartamento vuoto e quella di un alloggio affittato ad un canone accettabile e la contestuale copertura del fondo di garanzia potrebbero essere argomenti convincenti anche per i proprietari più timorosi. Gli oneri a carico delle casse pubbliche sarebbero limitati perché interverrebbero solo in caso di accertata e incolpevole incapacità temporanea a sostenere le spese per l’affitto. Gli effetti - conclude - come il calmieramento dei valori degli affitti e la messa sul mercato di parte degli alloggi inoccupati, di notevole impatto sociale”.
Con tutto rispetto ma tali
Con tutto rispetto ma tali considerazioni non reggono.
Non è vero che i proprietari abbiano questa smania di vendere se pongono prezzi assurdi per i propri immobili. Senza considerare poi coloro che detengono in mano la città che hanno interi palazzi totalmente sfitti. E tassare gli immobili non occupati significa anche abbassare le pretese dei propetari sugli affitti, perché non è possibile che viga un sistema totalmente liberalizzato su una questione importante come la casa.
Sostanzialmente in un paese etico, che pensa al proprio futuro, deve essere impedito che l'immobile venga visto come un investimento, un bene di rifugio. La casa è come il pane, dev'essere garantino a tutti e non può essere in balia di un sistema liberista. Se io investo in un'attività, la quale crea economia, posti di lavoro, ho determinati rischi, mentre se investo nella casa no. E questo non va bene. Bisogna tassare il più possibile tutti coloro che accantonano i loro guadagni negli immobili. Bolzano è il secondo anno che diminuisce nel numero di cittadini e sarà sempre peggio. A discapito di airbnb e turismo. Se uno ha tanti soldi deve investirli in altri modi. Oppure fa come me che li spendo perché tanto sono di passaggio su questo mondo.
Spunto interessante, ma
Spunto interessante, ma troppo macchinoso...e alla fine si garantisce lo status quo del mercato.....perchè non ci si attivi come in altri Comuni italiani a valenza turistica che l'affitto airbnb può essere fatto solo per un limite massimo di giorni?
In risposta a Spunto interessante, ma di Martin Aufderklamm
* limte massimo all'anno
* limte massimo all'anno