Bronzolo commissariata
Che i rapporti all’interno della giunta non fossero idilliaci lo si sapeva da tempo, ma non si pensava che che ciò potesse portare alla repentina ‘caduta’ della maggioranza. Cosa che però ieri 20 marzo è puntualmente avvenuta quando il sindaco Alessandro Bertinazzo (Uniti per l’Ulivo) si è visto recapitare le lettere di dimissioni dell’assessora Bruna Cortelletti Bertinazzo (Branzoll mit Zukunft) e di ben 7 consiglieri comunali d’opposizione (3 di SVP, 1 di Centrodestra Bronzolo e 3 di Democratici sul Territorio).
Dunque la frammentazione e la tradizionale litigiosità interna alle formazioni politiche presenti nel piccolo comune della Bassa Atesina (2700 anime) è tornata a colpire. Giusto 10 anni fa infatti un’altra giunta a guida Bertinazzo era caduta a metà mandato. All’epoca il pretesto era stato uno scontro su una zona d’espansione urbanistica, così come questa volta sulla carta sarebbe stato un litigio sulla scuola materna di lingua tedesca e alcuni terreni agricoli a far traboccare il vaso.
In realtà ad aver pesato sono stati i non facili rapporti tra il sindaco e l’assessora Cortelletti (ex SVP), uniti tra l'altro da lontani legami di parentela (Cortelletti ha sposato un cugino di terzo grado di Bertinazzo). Insomma: il combinato disposto tra le fortissime tensioni in giunta, l’opposizione strenua soprattutto da parte della SVP e la simpatia non unanime (per usare un eufemismo) riscossa dal sindaco avrebbero portato nelle ultime ore alla caduta della maggioranza.
Il comune della Bassa Atesina tornerà al voto nel prossimo autunno. Si attende intanto la nomina di un commissario che traghetterà il municipio fino alle prossime elezioni.
L'ex sindaco di Bronzolo Alessandro Bertinazzo era uno dei 5 primi cittadini di madrelingua italiana in carica in provincia di Bolzano. Da sempre esponente del PSI, Bertinazzo ricopre anche l'incarico di vicepresidente del Consiglio dei Comuni e membro del cda del Consorzio dei Comuni.