La telenovela della funivia di Tires continua. Nonostante i conflitti di interesse, l’impatto ambientale, gli abusi edilizi e che gli stessi lavori siano ancora in corso, dal 10 febbraio l’impianto che collega la frazione di San Cipriano a Malga Frommer è entrato pienamente in funzione. Fino ad oggi. 
Un sopralluogo del 18 marzo da parte dei tecnici del Comune di Tires ha infatti constatato che la società “ha iniziato l'esercizio nonostante non esista ancora un certificata di agibilità per la stazione a valle ovvero non è ancora stata richiesta e senza che sia stato rilasciato il nullaosta necessario”.

A tale scopo, il giorno stesso viene avviato un procedimento amministrativo a firma del sindaco Gernot Psenner contro la Tierser Seilbahn (guidata, lo ricordiamo, dall'assessore comunale al turismo, Damian Martin, che oltre a rivestire la carica di presidente del consiglio di amministrazione ed essere uno dei principali azionisti, è il proprietario del resort Cyprianerhof, che sorge proprio di fronte alla stazione a valle). L’oggetto del provvedimento contenuto nell’ordinanza comunale (consultabile QUI) prevede l’immediata sospensione dell’esercizio della funivia nonchè l’irrogazione di una sanzione pecuniaria per l’utilizzazione di un edificio prima della segnalazione certificata sull’agibilità ai sensi dell’art. 82 della Legge Provinciale n. 9/2018 “Territorio e paesaggio”.

Secondo quanto riportato dal Corriere dell’Alto Adige, la società avrebbe invece ritenuto di considerare regolare la propria posizione tanto da rivendicare la scelta di non interrompere l’esercizio, violando in pieno l’ordinanza comunale che non lasciava spazio a interpretazioni.

Oggi tuttavia lo scenario risulta cambiato. I Carabinieri giunti sul posto questa mattina (21 marzo), avrebbero constatato che l'impianto si sarebbe fermato e affermano che vigileranno nei prossimi giorni per scongiurare una nuova possibile entrata in funzione. Nel frattempo, la Tierser Seilbahn ha annunciato la volontà di fare ricorso, mentre i militari stanno indagando per stabilire l'effettiva sussistenza di un’inottemperanza all’ordine dell’autorità ai sensi dell’art 650 del Codice Penale, una violazione dell’ordinanza comunale tuttavia estinguibile con una sola multa di 100 euro.