Società | Comunicazione

“Garantiremo ancora più pluralismo”

Aumenta il personale del Comitato provinciale per le telecomunicazioni. Turk: “Giornalisti altoatesini diligenti, critiche solo da alcune frange della politica”.

Tempo di bilanci per il Comitato per le telecomunicazioni - l’organo provinciale che ha la funzione di regolamentare e controllare i mezzi di informazione locali - che in una conferenza stampa odierna ha presentato una relazione sull’attività del 2015. Presenti il presidente del Comitato Roland Turk, il vice Paolo Pasi e la dirigente dell'ufficio Silvia Pichler. Le competenze del Comitato, le cui attività sono finanziate dal Consiglio provinciale e dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), includono radiotelevisione, telecomunicazioni e amministrazione pubblica. L’anno scorso i fondi erogati dall’Agcom sono stati pari a 82mila euro, mentre quelli del consiglio provinciale 32mila. Gran parte di queste risorse sono state impiegate per la composizione amichevole di controversie nel settore delle telecomunicazioni, costi compensati dal vantaggio finanziario per gli utenti telefonici che usufruiscono di questo servizio, totalmente gratuito. Nel 2015, infatti, la somma degli importi rimborsati dagli operatori telefonici ai loro clienti in seguito alla conciliazione è stata pari a 326mila euro. I fondi dell’Agcom e della Provincia sono utilizzati anche per una campagna di sensibilizzazione, “Etica nell’internet”, iniziata nel 2015 che proseguirà quest’anno con i “diritti dei telespettatori”. I finanziamenti del consiglio provinciale sono stati destinati alla promozione della competenza mediatica di insegnanti e giovani, un progetto eseguito in collaborazione con l’ufficio provinciale film e media.

Turk ha successivamente ricordato che nell’ambito del mercato delle telecomunicazioni, presso il comitato di Bolzano nello scorso anno i contenziosi fra gestori e clienti sono aumentati di oltre il 40%. Fra le novità presentate c’è l’aumento dell’organico: “Da tre settimane - ha inoltre sottolineato il presidente del Comitato - abbiamo potuto finalmente implementare il personale, ora riusciremo sicuramente a vigilare di più per assicurare il necessario pluralismo dell’informazione”. Pochi si lamentano della deontologia dei giornalisti altoatesini considerati piuttosto diligenti, spiega Turk che aggiunge: “Le critiche arrivano perlopiù da alcuni partiti politici, dall’opposizione soprattutto meno dalla maggioranza”. Per quanto riguarda il mondo online se la testata è registrata al ROC (Registro operatori comunicazione) le competenze e le eventuali istanze passano al Corecom, se invece la testata è iscritta al Tribunale l’organo di riferimento è il Comitato per le telecomunicazioni, mentre se la stessa non è iscritta né all’uno né all’altro viene chiamata in causa la giustizia ordinaria.

Le competenze del Comitato
L’Agcom delega al Comitato la conciliazione e la definizione delle controversie fra operatori delle telecomunicazioni e i loro clienti, un servizio gratuito per tutti gli utenti telefonici; la tutela dei minori in radio e televisione oltre a quella della dignità della persona; il diritto di rettifica nelle radio e televisioni locali; il monitoraggio delle televisioni locali atto a garantire un’informazione pluralistica, tenendo conto delle limitazioni prevista per la pubblicità e all’obbligo di trasmettere un programma indipendente per almeno 24 ore a settimana. E ancora: la vigilanza sulla trasparenza e rappresentatività dei sondaggi pubblicati nei mezzi d’informazione locali; la tenuta del registro degli operatori di comunicazione (ROC). Fra le competenze proprie del Comitato invece c’è il compito di far osservare la legge sulla par condicio; l’esame delle domande di contributi statali e di sovvenzioni provinciali ai mezzi d’informazione e l’attività di consulenza per il consiglio e la giunta provinciali.

In arrivo altri 50 milioni
Maggiori entrate sono previste per il 2016 grazie alla riscossione del canone Rai contestualmente alla bolletta dell’elettricità. Il governo prevede che tali entrate vengano assegnate in parte alle radio e televisioni private locali in forma di contributi statali. La cifra stimata è di 50 milioni di euro e, se questo importo verrà suddiviso fra le Regioni con la formula già rodata degli anni scorsi, le emittenti altoatesine potrebbero ricevere contributi pari a 200mila euro.

L’Alto Adige “women-friendly”
La frequenza con cui le donne vengono intervistate o citate nei notiziari televisivi è del 25,5%, quindi superiore alla media internazionale del 24% (in Italia la quota è del 20%). I dati arrivano dall’Osservatorio di Pavia, istituto specializzato in analisi sulla televisione, e lo studio è stato commissionato dal Comitato per le telecomunicazioni. Per quanto riguarda la presenza delle donne nelle redazioni altoatesine, c'è una leggera differenza fra le televisioni tedesche e quelle italiane, le prime danno più spazio alla compagine femminile rispetto alle seconde. I collaboratori delle televisioni appartengono a entrambi i sessi in parti più o meno uguali. Inoltre negli ultimi tre anni la frequenza di interviste e interventi che avevano per protagonisti amministratori e politici di sesso maschile era pari al 70% nei notiziari in lingua tedesca e al 75% in quelli di lingua italiana. Anche considerando il monitoraggio a lungo termine si evince che le donne sono state intervistate con una frequenza leggermente maggiore dai giornalisti tedeschi rispetto a quelli italiani (il rapporto è di 30% a 25%).

Quante le conciliazioni nel settore telefonico?
Rispetto al 2014 è stato registrato in merito un aumento del 42%, va tuttavia segnalato che il 92% delle conciliazioni ha avuto esito soddisfacente per entrambe le parti. Nel 2015 tale attività di conciliazione ha portato ai cittadini un rimborso fra storni di fatture, assegni e accrediti su sim card) pari a 236.380,37 euro.