„Deserts“
Questa settimana Silvia ha fatto vedere in anteprima il suo nuovo video di “Deserts”, che fa parte del suo primo EP "The Moon", durante un live painting in Piazza Don Bosco a Bolzano. Insieme all’illustratrice Valentina Stecchi (Vita da vignetta) si sono esibiti in una performance dove si sono incontrate tre arti: pittura, video-making e musica.
salto.bz: Cara Silvia, qualche giorno fa hai presentato il tuo nuovo video musicale „Deserts“ in un contesto molto speciale. Com’è andata la serata?
Silvia: L’evento musicale-artistico è stato organizzato da "Young inside" in occasione di un progetto del Teatro Stabile. Questa cooperativa sociale ha dato lo spazio a una performance molto curiosa, poiché abbiamo deciso di combinare tre arti creative in una serata. Mentre io suonavo, accompagnata dal bravissimo chitarrista Manuel Mazzocchi, vicino a noi l’artista Valentia Stecchi, dipingeva lasciandosi ispirare dai nostri suoni. Dopodiché abbiamo portato all’esterno uno schermo e abbiamo presentato il video "Deserts", dove, anche lì, la musica incontra e si intreccia con la pittura, un video realizzato dalla talentuosa Samira Mosca. Dopo il concerto ho avuto modo di parlare con il pubblico presente e l’idea di unire musica, arte e video sembrava piacere molto. Ci tengo a dire che tutto questo è stato possibile anche grazie al grande aiuto di Roberta Catania.
Questa canzone „Deserts“ ti sta molto a cuore – perchè?
L’ispirazione per questa canzone me l’ha data un bambino che un giorno a scuola mi ha raccontato una storia simile a quella che poi ho scritto per la canzone, che parla appunto della creazione dei deserti. Sono rimasta affascinata dal racconto del bambino che dovevo farci qualcosa. La bellezza di questo brano sta infatti nel testo. Anche gli strumenti, che abbiamo registrato in studio, sono stati suonati per sottolineare il testo. Sostanzialmente la canzone racconta che tanto tempo fa tutta la terra era immersa nel verde e gli uomini vivevano in pace. Un giorno due persone iniziarono a litigare e proprio in quel momento dal cielo scese il primo granello di sabbia e dopo ogni azione cattiva, egoistica o negativa ne cadde un altro e poi un altro...
“Ogni singolo granello di sabbia corrisponderebbe a qualcosa di brutto, cattivo o egoistico che l’uomo ha fatto.”
Come sono andate le riprese del video?
Devo dire con tutta sincerità che Samira Mosca ha fatto un ottimo lavoro. Prima delle registrazioni del video non la conoscevo. Ha studiato tutta la canzone, ha analizzato il testo ed è arrivata con appunti e tante belle idee, insomma, come una professionista. Abbiamo registrato il video in un pomeriggio e il tempo, ovviamente quando ci si diverte, vola. Anche Valentina è stata molto brava a dipingere sul momento i quadri.
Ci puoi svelare i tuoi piani per il futuro?
Nel vicino futuro il mio piano è sicuramente quello di fare più concerti possibili e se possibile portare questa musica anche in Austria e Germania. Invece per il prossimo anno c’è già l’idea di un nuovo album.
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