Politica | FINANZIAMENTI

PNRR, "Roma ci lascia in stand by"

Mentre a livello nazionale il Governo auspica una soluzione per sbloccare la terza rata del Pnrr, i fondi sono fermi. Anche il Comune di Bolzano attende delle risposte.
Renzo Caramaschi
Foto: Seehauserfoto

Da qualche settimana a questa parte, i maggiori quotidiani nazionali hanno dato spazio in maniera molto marcata al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Qualche tempo fa, da parte dei funzionari europei, c’erano state alcune contestazioni formali legate a uno degli obiettivi intermedi che l’Italia avrebbe dovuto raggiungere entro la fine del 2022 per ottenere i fondi della terza rata, ovvero la costruzione di 7.500 nuovi alloggi per gli universitari. Ieri, giovedì 20 luglio, il Governo italiano ha presentato alla Commissione Europea un piano per modificare l’obiettivo previsto, in modo da ottenere comunque la terza rata dei fondi, visto che ad oggi è ancora bloccata. Non è certo che la Commissione Europea accetterà le richieste del nostro Governo, anche se sembra molto probabile, come riportano oggi i giornali nazionali.

Ma quale impatto ha questa situazione d’incertezza, legata alla politica nazionale, sui progetti locali? Il finanziamento richiesto all’Unione Europea da parte del Comune di Bolzano va oltre i 20 milioni di euro e tocca vari ambiti: dalla digitalizzazione all’istruzione e ricerca, dalla transizione ecologica fino all’inclusione.

Da Roma ci rassicurano telefonicamente, poi non ci inviano alcun tipo di formalizzazione dei finanziamenti

Sentito da Salto.bz sui potenziali ritardi dei progetti, il Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi ha affermato: “Abbiamo diversi progetti già incominciati e altri che siamo pronti ad avviare. Noi come Comune siamo pronti e non abbiamo alcun tipo di ritardo. Al contrario, sono i vari uffici dei Ministeri ad essere in ritardo”. Il Sindaco fa infatti riferimento ad alcune rassicurazioni provenienti dalla capitale finalizzate a far avviare i progetti, parole che però non sono seguite da fatti concreti: “Prima da Roma ci rassicurano telefonicamente dando parare affermativo, poi successivamente non ci inviano alcun tipo di formalizzazione dei finanziamenti. Quindi per alcuni progetti dobbiamo dire, purtroppo, di essere in ‘stand by’. Rimaniamo in costante attesa di ricevere la conferma che i finanziamenti arrivino”.