La legge di bilancio che il Senato si appresta ad approvare manca di una visione del Paese. Nessun intervento per la sostenibilità ambientale, pochissime risorse per le famiglie e la parità di genere”. E' il giudizio senza messi termini della Presidente del Gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger (SVP), rivolto al governo di Giorgia Meloni proprio nei giorni in cui a Bolzano si sta lavorano all'ingresso nella nuova Giunta provinciale di Fratelli d'Italia.

Secondo la senatrice della Stella Alpina, infatti, “mancano completamente norme fiscali per accompagnare la transizione ecologica. Non un riordino, ma neppure un segnale per riequilibrare il rapporto tra cosiddetti sgravi ambientalmente dannosi (Sad) e sgravi ambientalmente favorevoli (Saf), al fine di sostenere lo sforzo del sistema economico per una transizione ecologica giusta. Sulle politiche per la famiglia, anche se si parla tanto della 'denatalità' e della necessità di garantire ai genitori la conciliazione tra vita privata e lavoro, le risorse stanziate sono misere. Il secondo mese di congedo parentale retribuito al 60% è un passo nella giusta direzione, ma per essere veramente incisiva la misura dovrebbe prevedere tutti i mesi di congedo parentale con una retribuzione all’80% e alcuni mesi riservati solo ai padri, come hanno fatto i paesi del Nord Europa già vent’anni fa, con ottimi risultati in termini di occupazione femminile e di natalità". Inoltre, "gli sgravi contributivi per le donne con due figli e un contratto a tempo indeterminato riguardano solo il 2024".

Allo stesso tempo, per la esponente della SVP, "l’annuncio della Presidente Meloni dell’asilo nido gratis per il secondo figlio si è rivelato un ritocco del contributo asilo nido, ma solo per quei secondi figli che nasceranno il prossimo anno. Senza dimenticarsi che in numerosi Comuni i posti negli asili nido sono estremamente carenti". Su Opzione Donna, il Governo si era impegnato a ripristinare i criteri del 2022: "Non l’ha fatto ed ha addirittura innalzato l’età per potervi accedere, con buona pace delle 20mila esodate a cui era stata promessa una soluzione", denuncia la senatrice. "Ed è assurdo che sia stata aumentata l’IVA dal 5 al 10% sui prodotti per l’igiene femminile e per l’infanzia. Nel caso dei seggiolini per le automobili questa passerà addirittura dal 5 al 22%". "Evidentemente per il Governo non sono queste le priorità: non a caso su 24 miliardi della manovra solo uno è destinato alla famiglia. Insomma, è una legge di bilancio che non traccia nessuna via per il futuro”, conclude Unterberger.