Ambiente | Cultura dei rifiuti

Provincia prima in prevenzione rifiuti. Ma Unwort 2013 è 'termovalorizzatore'.

Ancora luci ed ombre per l'Alto Adige Südtirol. Sulla popolazione, soprattutto di lingua italiana e del capoluogo, pesano le disavventure del nuovo impianto di smaltimento, troppo grande e dal collaudo difficoltoso.

In questi giorni in provincia di Bolzano ferve il dibattito sulle gioie ed i dolori, spesso compresenti nella quotidianità dei cittadini. Ne è un esempio ideale il tema dei rifiuti, che molto ha fatto discutere nel 2013 soprattutto a seguito dell'avvio stentato del nuovo impianto di smaltimento bolzanino e del sistema rinnovato nella raccolta dei rifiuti residui nel capoluogo

Così nello stesso giorno, e cioè ieri 21 gennaio 2014, il sistema altoatesino della gestione dei rifiuti ha ricevuto prima una carezza e poi una sberla. Cioè da una parte un premio nazionale per la prevenzione e dall'altra una bocciatura da parte dei cittadini, soprattutto legato alla discutibile realizzazione e gestione del nuovo impianto di smaltimento a Bolzano Sud.

IL PREMIO
Ieri il direttore dell'ufficio rifiuti della provincia Giulio Angelucci ha partecipato alla riunione dei direttori d'ufficio con la nuova giunta. Approfittandone per farsi scattare una foto ricordo che lo ritrae insieme gli assessori Theiner e Mussner, per festeggiare il 1° posto nella categoria Amministrazione Pubblica ottenuto dalla provincia di Bolzano alla prima edizione del Premio nazionale sulla prevenzione dei rifiuti, indetto nel 2013 dalle organizzazioni ambientaliste Legambiente e Federambiente con in patrocinio del Ministero per l'ambiente.  
Il premio è stato ritirato il 16 gennaio scorso a Roma dal direttore dell'APPA, Fulvio Ruffini, assieme a Giulio Angelucci, direttore dell'Ufficio gestione rifiuti.
L'Agenzia provinciale per l'ambiente si era candidata alla prima edizione del Premio nazionale sulla prevenzione dei rifiuti 2013 con otto progetti: Green Event, Ex-novo, EcoPausa, La spesa piacevole, Tigre di carta, Trend BZ, Servizio di noleggio lavastoviglie mobili, Servizio officina mobile riparazione bici.

L'UNWORT
Nello stesso giorno in cui è stato festeggiato il premio, il Südtiroler Kulturinstitut ha reso noti i risultati del sondaggio annuale che l'ente realizza identificando tra i cittadini - tedeschi, italiani e ladini - quali sono state nell'anno appena concluso la parola dell'anno e la 'non' parola dell'anno (in tedesco Wort e Unwort). Ebbene: tra i cittadini italiani l'Unwort che ha prevalso è stato termovalorizzatore. E Kulturinstitut ha osservato come dai cittadini intervistati sia stato proprio usato questo termine e non inceneritore. Come per affermare: abbiamo ben chiaro che l'impianto serve per produrre energia, ma lo riteniamo una porcheria lo stesso.

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Luca Marcon Mer, 01/22/2014 - 12:29

Termovalorizzatore nel contesto dell'incenerimento dei rifiuti è una definizione assurda (in senso logico). Tecnicamente si tratta di recuperare il calore prodotto dalla combustione dei rifiuti (che altrimenti andrebbe perso) e trasformarlo in energia (termica: teleriscaldamento; o elettrica: attraverso un generatore a vapore surriscaldato). Ma come ogni buon tecnico potrà confermare, stiamo parlando di un rendimento del 25% nelle condizioni migliori. E comunque si tratta di un elemento accessorio (la termovalorizzazione). Tanto per fare un esempio comprensibile ai più, è come se si definisse un'automobile per la funzione di riscaldare l'abitacolo (anche lì avviene una termovalorizzazione del calore residuo - altrimenti sprecato - prodotto dal motore endotermico) e non come mezzo di trasporto.

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