Politica | Lo scontro

Il sofferto via libera alla riforma

Sanità: ok ai disegni di legge proposti dalla giunta provinciale. Proteste dell’opposizione, Pöder: “Iter irregolare”, Dello Sbarba: “Dalla Svp nessuna 'grande riforma'”.
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Foto: upi

Alla fine, dopo una riunione fiume, la quarta commissione, guidata da Oswald Schiefer, ha approvato i due disegni di legge Struttura organizzativa del servizio sanitario provinciale, e Modifiche di leggi provinciali in materia di salute. La seduta, durata due giorni compresa una notte, è stata interrotta solo per dare la possibilità ai suoi componenti di intervenire alla sessione straordinaria di ieri (21 febbraio) del Consiglio provinciale sull'impugnazione della legge statale di bilancio 2017. Dure le proteste dell’opposizione che ha presentato numerosi emendamenti al ddl, primo fra tutti Andreas Pöder (Bürgerunion) - fiancheggiato da Walter Blaas dei Freiheitlichen - che ha rinunciato agli interventi quale segno di protesta ritenendo irregolare la prosecuzione dei lavori dopo l’interruzione per la seduta di Consiglio. “Vogliono solo visibilità”, ha commentato il presidente della Provincia Arno Kompatscher. Pöder affida a Twitter, di contro, un commento piccato alla Volkspartei: “Ich bin kein Kuscheloppositioneller - diese Arroganz der SVP muss bekämpft werden”.

“La commissione era convocata fino al termine dei lavori, pertanto non c’erano impedimenti formali”, specifica Schiefer secondo cui è necessario cambiare il regolamento per evitare tale ostruzionismo: “Le modifiche introdotte su iniziativa dell’allora presidente Julia Unterberger hanno risolto il problema in aula, ma non in commissione, dove le modalità vigenti, compresa la possibilità per ogni componente di intervenire 10 minuti su ogni emendamento, consentono ancora di allungare in maniera considerevole i tempi d’esame dei disegni di legge”. Interviene sulla riforma sanitaria anche Riccardo Dello Sbarba dei Verdi: “La montagna ha partorito un topolino burocratico e centralizzato: divisa al proprio interno tra interessi contrastanti, la maggioranza, in particolare la Svp, non è stata in grado di proporre la ‘grande riforma’ che aveva promesso”. E ancora: “La tanto decantata ‘assistenza sul territorio’ è ridotta a un articoletto di 15 righe, le due leggi non prevedono alcun nuovo investimento. La Giunta provinciale non ha avuto neppure la forza di proporre un testo unificato per la sanità. A dominare tutta la struttura della sanità sarà un onnipotente direttore generale, che fa tutte le nomine in tutti i settori e prende tutte le decisioni”.