L’odissea dell’A22
È un lungo e travagliato parto quello per arrivare al rinnovo della concessione dell’Autostrada del Brennero. Ieri, 21 febbraio, il governatore dell’Alto Adige Arno Kompatscher e Alexander Steiner, direttore generale della Provincia di Bolzano, hanno presentato ai tecnici del Cipe, Comitato interministeriale per la programmazione economica, un documento siglato dai sedici soci pubblici dell’A22 - firmato anche dallo stesso Kompatscher - in cui vengono stabiliti i punti imprescindibili (una decina in tutto) per arrivare finalmente ad un accordo sulla concessione.
Lo scorso mercoledì i soci di A22 avevano respinto l’ultimatum del governo che aveva prospettato l’ipotesi di rivedere l’accordo, né aveva funzionato la proposta di compromesso presentata dal Landeshauptmann, maestro di diplomazia, per tentare di portare a casa il risultato. Nodo del contendere, fra i soci e il ministero dei Trasporti, sono gli utili accumulati e non investiti da Autobrennero negli ultimi 4 anni di cui il governo chiede la restituzione. Ma i soci non ci stanno e l’ipotesi che ora si profila è quella di lasciar decidere il Tribunale nel merito (l'eventuale contenzioso non riguarderebbe la concessione). Opinione comune è quella di continuare con le trattative per arrivare a una quadra con il Mit, in caso contrario si andrà a gara. E, nonostante tutto, a farla da padrona è ancora l’ottimismo. Sia Kompatscher che Steiner si dicono fiduciosi di poter chiudere favorevolmente la partita della concessione. Intanto il prossimo incontro con i dirigenti del ministero è fissato per il 5 marzo.