“I 5 stelle non hanno detto la verità”
L’accusa era partita dai consiglieri comunali del Movimento 5 stelle Pierluigi Gaianigo, Maria Teresa Fortini, Sabrina Bresadola e Paolo Giacomoni: dell’iter del piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS) si sa troppo poco, solo che il Comune ha concordato con la Provincia gli stanziamenti per le infrastrutture stradali (via Einstein sopra e sottopassi, un ponte sull’Isarco, una galleria di raccordo tra via Grandi e galleria del Virgolo). Stessa storia per quel che riguarda il tram, carenti le notizie in merito, dicono i pentastellati.
La replica del sindaco Renzo Caramaschi non si fa attendere. “Non corrisponde al vero quanto affermato dai 5 stelle, ovvero che né del tram, né del PUMS si sia mai parlato pubblicamente, tant’è che per trattare questi temi è stata convocata una seduta ad hoc del consiglio comunale lo scorso 8 ottobre e il giorno successivo, anche una presentazione pubblica aperta alla cittadinanza - commenta in una nota il primo cittadino -. In quanto al consiglio comunale si è trattato di una seduta dedicata all’audizione dei consulenti sullo ‘stato dell'arte della redazione del PUMS e le principali ipotesi progettuali (tram ecc.)’ a cui era presente, come risulta dal verbale della seduta, anche il consigliere Pierluigi Gaianigo del Movimento 5 stelle. In generale sulle ipotesi progettuali riferite al tram, vi sono procedure in corso previste per legge che vanno seguite. Di conseguenza così si sta facendo e si farà anche per i passaggi successivi”.
Le ipotesi progettuali per il tram che cita il sindaco sono due: la prima è il progetto STA (datato 2010) per la cosiddetta linea 1 proposta dall’assessora Marialaura Lorenzini che verrebbe finanziato, secondo i piani, con fondi statali e provinciali che dovrebbero coprire circa i due terzi dei costi del progetto mentre 40 milioni circa sarebbero a carico del Comune. “Ci risulta che i costi dichiarati (120 milioni) siano sottostimati e inevitabilmente lieviteranno a 180/200milioni dato che non tengono conto dell’acquisto dei mezzi, degli espropri e della realizzazione dei capannoni per il rimessaggio e delle officine di riparazione dei tram, compresi invece nei costi del progetto dei proponenti privati”, così gli esponenti del M5s.
L’altra alternativa è quella incarnata da un privato, ovvero la società italo-francese Ratp Dev che si è fatta avanti con una proposta di Projekt financing (PPP) per due linee tramviarie, progetto, quest’ultimo, appoggiato dalla compagine grillina che ha contattato la società per acquisire informazioni in merito. L’operazione, in questo caso, sostengono i 5 stelle, costerebbe 245 milioni, di cui il 51% a carico dei privati, “il pubblico deve sobbarcarsi il 49% dei costi: 120 milioni. Finanziabili con contributo statale, europeo, provinciale e comunale. Il Comune ha già messo da parte 30 milioni, sarebbe sufficiente un finanziamento statale di 60 milioni, il resto lo mette la Provincia”.
Taglia corto anche su questo punto Caramaschi: “Per quanto riguarda i costi dell’opera, a fronte della gara di progettazione in corso e trattandosi di procedura ad evidenza pubblica, sono necessarie sia la dovuta accortezza, che riservatezza”.
I problemi sono più complessi
I problemi sono più complessi. Ammesso e non concesso che il PPP sia la formula giusta (non di rado sono sfavorevoli all'ente pubblico), dei 245 milioni previsti, 120 dovrebbe metterli l'ente pubblico. La prima idea è una linea unica, la seconda di RATP ne prevede due. E si pensa così di risolvere il problema del traffico in entrata a Bolzano? Ne dubito fortemente. Che la parte pubblica possa essere finanziata per intero dal MinTrasporti, credo che sia un dato parzialmente errato come è errato che il video sarebbe costato 1 milioni di Euro, probabilmente è l'intero progetto di RATP a costare tale cifra. Giusto per gradire, con quella cifra si sarebbero potuti comprare 4 o 5 bus da 12 metri a trazione convenzionale...
Al di là di questo, quanti autobus, si sarebbe in grado di acquistare con 120 milioni? Lo dico subito: circa 240 mezzi elettrici da 12 metri! Una flotta imponente come questa, che potrebbe coprire per davvero tutte le esigenze delle ore di punta, il problema del traffico mattutino e del tardo pomeriggio, e che di certo potrebbe trovare finanziamenti al MinTrasporti e probabilmente anche a livello europeo. Ma questi finanziamenti vanno trovati e non dati per scontati. E il tutto realizzabile in pochi anni sempreché i produttori di e-bus aumentino la capacità produttiva.
Quindi, perché si continua a parlare di tram? Per ridurre del 20% il traffico? Qualcosa davvero non mi torna dal punto di vista logico, dei numeri e, come sopra specificato, dei costi.
Il problema è che su questi temi... nessuna discussione né confronto ufficiale pubblico.