Politica | Elezioni 4-5 maggio

“Una lista femminista e plurilingue”

La capolista Chiara Rabini presenta i 45 nomi della lista dei Verdi. Priorità su case, mobilità e ambiente. "Puntiamo ad aumentare le persone elette. Divieto di sdraiarsi? Ci siamo astenuti, per noi le soluzioni sull'accoglienza sono altre".
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Foto: Verdi
  • I Verdi–Grüne–Vërc hanno ufficialmente presentato la loro lista di candidate e candidati per le elezioni comunali del 4 maggio. La presentazione si è svolta oggi (22 marzo) presso l'anfiteatro arcobaleno sulle Passeggiate del Talvera, con la capolista Chiara Rabini ad illustrare i principi alla base della campagna elettorale: trasparenza, rispetto e sostenibilità. La lista è composta da 45 persone, di cui 40 espressione dei Verdi e 5 di Sinistra die Linke, con cui è stata stretta un’alleanza per queste elezioni. “La nostra lista è femminista, plurilingue, intergenerazionale e si unisce sotto valori condivisi di giustizia sociale, equità, concreta solidarietà, inclusione, lotta alle discriminazioni, tutela del territorio e ambiente. Con nuove competenze e nuove idee vogliamo far avanzare Bolzano, garantire il diritto all’abitare a prezzi accessibili investendo nell’edilizia sociale e recuperando appartamenti vuoti e una transizione energetica equa, sostenibile e a prezzi accessibili” ha continuato Chiara Rabini.

    I punti centrali del programma includono il diritto alla casa, la mobilità sostenibile e la transizione energetica. Sul tema della sicurezza, Katherina Longariva ha sottolineato la necessità di "più investimenti nella comunità, nei quartieri e nella partecipazione". Per la mobilità, Dominik Schöpf ha chiesto "meno traffico e più piste ciclabili sicure e alberate", mentre Rosina Ruatti ha posto l’accento su affitti calmierati e sulla valorizzazione della sicurezza sul lavoro. Sul fronte ambientale, si propone una maggiore collaborazione con i coltivatori locali per incrementare la biodiversità nelle zone cittadine coltivate.

    Uno degli elementi distintivi della lista è l’equilibrio di genere, con 23 donne e 22 uomini, come sottolineato da Rabini: “Speriamo di poter incrementare le elette verdi in Consiglio comunale e di portare in questa campagna la voce e i temi legati ai diritti e ai bisogni delle donne". Anche la rappresentanza linguistica è bilanciata, con 23 persone appartenenti al gruppo italiano e 22 a quello tedesco. “L’SVP fa finta di essere interetnica, noi lo siamo davvero” ha dichiarato il portavoce dei Verdi a Bolzano Rudi Benedikter. Uno degli obiettivi della lista è anche quello di essere un muro contro il dilagare della destra in città. “Vogliamo essere gli anticorpi di sinistra contro il vecchio che avanza e che non ha chiuso i conti con la storia italiana”, ha dichiarato Luca Di Biasio di Sinistra die Linke

  • Chiara Rabini e Rudi Benedikter davanti ad una bici con i fiori, simbolo della campagna elettorale Foto: SALTO
  • Accoglienza e divieto di sdraiarsi sulle panchine

    A rompere il ghiaccio è una questione di attualità che si riverbera anche sull’alleanza di centro-sinistra a cui i Verdi hanno aderito: il divieto di sdraiarsi sulle panchine. Si tratta di una nuova regola che fa parte di un aggiornamento del Regolamento della Polizia municipale presentato dal sindaco Renzo Caramaschi martedì 18 marzo ed approvato a larga maggioranza. “Abbiamo sempre votato contro questo regolamento e lo abbiamo rimandato per due anni per la nostra contrarietà ad alcune politiche securitarie”, spiega Rabini, che conferma la sua contrarietà rispetto alle posizioni securitarie diffuse in Consiglio comunale a Bolzano che hanno portato all’approvazione del nuovo Regolamento di polizia municipale. 

    “Il nostro gruppo si è astenuto nella votazione in Consiglio riguardo a questo specifico divieto. Abbiamo dimostrato anche con un documento formale la nostra contrarietà alla maggioranza su questo”. Sulla posizione dei partiti all’interno della coalizione di centro-sinistra che hanno votato a favore, Rabini aggiunge: “Siamo in un consiglio comunale che purtroppo su questi temi e misure ha una maggioranza non dico schiacciante ma quasi assoluta. Abbiamo dimostrato con i fatti che poniamo l’inclusione al primo posto, a differenza di chi usa solo slogan, molte delle persone candidate lavorano nell’ambito dell’accoglienza, per noi le soluzioni sono altre”.  Sul caso è intervenuta anche Cornelia Brugger, attualmente presidente del Consiglio di Quartiere Gries – San Quirino e candidata in lista: "Abbiamo combattuto in circoscrizione su questo tema, riuscendo a votare contro proposte restrittive, come quelle su Piazza Mazzini. Le piazze devono essere vive e accoglienti, finché le persone rispettano le regole e non creano disturbo”.