Cronaca | Politica Interna

Il PD si stacca dalla base

Dopo la ri-elezione di Napolitano e le voci di "inciucio" la frattura interna al PD sembra essere insanabile.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Ieri la Cina ha tremato, ma anche in Italia non scherziamo. Quello che ci ha travolti non è stato un terremoto fisico, ma politico. Dopo cinque votazioni andate a vuoto, i partiti hanno preferito andare sul sicuro proponendo per la prima volta nella storia della Repubblica, un secondo mandato per il Presidente.
E così Giorgio Napolitano, classe 1925, è il primo a tornare al colle per altri sette anni di mandato.
Questa elezione, ma soprattutto le precedenti non elezioni d Rodotà prima e di Romano Prodi poi, hanno messo in moto una serie di movimenti "tettonici" nella sinistra italiana. La base ha bruciato le tessere del partito, ha urlato, ha manifestato il suo dissenso. Ma non è stata ascoltata.
Oggi, dopo il giuramento di Napolitano, Pierluigi Bersani dovrebbe formalizzare le sue dimissioni, cedendo il passo alle nuove generazioni. Renzi in testa.
Come sta reagendo la sinistra a questa disfatta? Di seguito una selezione di articoli dalla rete.