Ambiente | Mobilità sostenibile

Le quattro candeline della funivia del Renon

Il 23 maggio 2009 veniva inaugurato il nuovo impianto. Thomas Widmann: “Una pietra miliare nell'ambito della mobilità sostenibile in Alto Adige”.
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Foto: Bude Tiers

Tra i 2 e i 4mila passeggeri al giorno, quasi un milione all'anno e un picco di utenza davvero notevole registrato nei giorni dell'adunata degli Alpini a Bolzano: nei tre giorni della manifestazione sono stati registrati addirittura 25.163 passeggeri, di cui 10.053 nella sola giornata del 12 maggio 2012. I numeri della funivia del Renon testimoniano l'amore dei bolzanini (ma anche dei tanti turisti) per l'altopiano che sovrasta a nord il capoluogo, uno scenario naturale che da generazioni spinge chi abita il fondovalle a recarvisi, prima con la vecchia cremagliera che dal 1907 partiva da Bolzano, poi con un primo impianto funiviario all'avanguardia (che con i suoi 4.556 metri era all'epoca il più lungo del mondo) realizzato nel 1966.

Il nuovo impianto era stato inaugurato in pompa magna il 23 maggio 2009 dopo un anno e mezzo di lavori di costruzione: un mezzo di trasporto che con le sue otto cabine offre un collegamento molto più rapido e senza i tempi di attesa del passato. Ma non erano mancate le perplessità, considerato che la ristrutturazione della precedente stazione a valle era stata effettuata pochi anni prima.

Secondo l'assessore provinciale alla Mobilità Thomas Widmann, “la funivia del Renon, anche in combinazione con il trenino a scartamento ridotto, costituisce una pietra miliare nell'ambito della mobilità sostenibile in Alto Adige e resterà un fattore importante sia per Bolzano che per il Renon anche dal punto di vista turistico". Il trenino a del Renon, attualmente fuori servizio a causa dei lavori per la nuova rimessa, tornerà a circolare con nuovi convogli a metà giugno 2013.