Testa a testa tra Hofer e Van der Bellen
Ballottaggio al cardiopalma per Alexander Van der Bellen (ex leader dei Verdi) e Norbert Hofer (FPÖ), i due candidati in corsa per la presidenza della Repubblica d'Austria. La prima proiezione, uscita alle ore 17, subito dopo la chiusura delle urne, dava Hofer al 50,2 per cento e Van der Bellen al 49,8. Dopo qualche minuto, la seconda proiezione correggeva il tiro di un decimo di punto percentuale assegnando a Hofer il 50,1 dei voti e a Van der Bellen il 49,9.
Poco dopo le ore 17 erano già definitivi i dati relativi ad alcune città e regioni austriache: nel Vorarlberg, Van der Bellen batte Hofer 58,3 a 41,7. Anche nella città di Salisburgo la spunta Van der Bellen con il 56,53 per cento dei voti, mentre nella regione del Burgenland vince Hofer con il 63 per cento.
Pregustando la vittoria del suo candidato, peraltro per nulla scontata, il leader FPÖ Heinz-Christian Strache ha dichiarato nel pomeriggio di vivere "il momento più emozionante, più bello di tutta la mia vita". Strache ha anche polemizzato con la radiotelevisione pubblica ORF che a un certo punto della diretta sul ballottaggio stava pubblicando dati che non coincidevano con quelli resi noti dal ministero degli Interni e che penalizzavano leggermente la performance di Hofer. Un esperto ha poi chiarito che la differenza era dovuta al fatto che in uno dei due calcoli non era stata considerata la proiezione sul voto per corrispondenza. Ed è proprio l'altissimo numero di schede per il voto per corrispondenza richieste dagli elettori a rendere ardua qualsiasi previsione sull'esito del ballottaggio. Le schede per il voto per corrispondenza (utilizzabili anche per votare in un seggio elettorale diverso da quello assegnato sulla base della residenza) rappresentano ben il 14 per cento degli aventi diritto e saranno scrutinati soltanto nella giornata di domani.