Quella scomoda coerenza di sinistra

È un inizio estate piuttosto turbolento per Merano, con le nubi che sovrastano minacciose il cielo della politica. Entro le 12 di oggi, 22 giugno, il neosindaco verde Paul Rösch chiuderà le trattative con la SVP. La Stella Alpina accetterà di entrare in giunta? E mentre il Pd sbuffa chiarendo di non poter “accettare di sostenere una maggioranza senza sapere chi sono i partner i coalizione”, il primo cittadino assicura che la Civica di Balzarini avrà il suo posto in giunta e che, a prescindere da quale sarà la decisione finale della Volkspartei, presenterà un governo alla città che lo ha votato, alla prima riunione del consiglio comunale, prevista per stasera.
Governare senza la SVP sembra tuttavia sempre più complicato; non pochi malumori imperversano infatti nella compagine ecosociale stufa dei “ricatti, rinvii, bracci di ferro tra le forze politiche coinvolte”. Nel nome della coerenza (di cui anche i Verdi di Bolzano, come noto hanno dato rischiosa prova), gli ecosociali dichiarano: “Noi, Sinistra Ecosociale, in questi giochi di potere non vogliamo entrare in alcun modo. Non abbiamo interesse per le poltrone. Come gruppo pensante, come proposta politica che non gioca alla caccia alle poltrone, alle prove di forza, agli ammiccamenti, ai conti della serva su maggioranze vere o presunte tali, su veti incrociati, noi Sinistra Ecosociale, la disponibilità per permettere al sindaco Rösch di iniziare a lavorare possiamo garantirla. Di più no, perché siamo di fronte ad un programma che è troppo vago e non ha impegni sociali vincolanti e di sinistra, non tiene conto delle nostre pregiudiziali irrinunciabili”. Ecco il comunicato intero postato ieri sera su Facebook:
Intanto, come riporta l’edizione odierna del quotidiano Alto Adige, è stato fissato lo stipendio del sindaco della città del Passirio. Nessuna spending review per Rösch: la cifra è stata stabilita sui 9.899 euro lordi al mese, 71.272 euro lordi per l’anno in corso (circa sette mesi di servizio), stesso compenso che percepì il predecessore Günther Januth, e cioè poco meno di 119mila euro lordi per 12 mesi.
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