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Il ritorno della "Fisarmonica verde"

Dal campo di concentramento tedesco di Lengenfeld a Roma in bicicletta. Venti tappe attraverso Germania, Austria e Italia nel ricordo del padre e di 650.000 deportati.

Presentato venerdì 21 luglio in conferenza stampa a Roma "Il ritorno a casa della Fisarmonica Verde". Milleseicento chilometri in bicicletta, dal campo di concentramento tedesco di Lengenfeld al quartiere San Lorenzo di Roma. È lo stesso viaggio, a cavalcioni dei respingenti di un treno con un cappottone russo e una fisarmonica a tracolla che Gavino Satta, padre di Andrea, fece nel luglio del 1945 per tornare in Italia dal campo di concentramento nazista di Lengenfeld, nel Voigtland in Germania, dove venne rinchiuso dopo l’8 settembre 1943. Gavino è stato uno dei 650.000 Internati Militari Italiani che dopo l’armistizio si rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò. Nell’esatto momento in cui si pensava che fosse finito un sanguinoso incubo, questo doveva ancora toccare il suo apice.

 

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Andrea Satta, figlio e ora a sua volta padre, farà il viaggio in bicicletta con Lao, suo figlio; 1600 chilometri venti tappe, 80 km al giorno, chilometro più chilometro meno. Lungo la strada saranno affiancati da molti amici che, per tutto il percorso o anche per una sola tappa parteciperanno a quello che è un autentico e tangibile viaggio nella memoria, personale e collettiva.

 

l tempo dei testimoni diretti per evidenze anagrafiche, sta finendo. Chi ha vissuto questo dramma e ha potuto raccontarlo, sta scomparendo. Il rischio maggiore è l’oblio o per paradosso l’eccesso di ritualizzazione della memoria, se relegata a date e celebrazioni istituzionali in date e momenti precisi ma circoscritti. Questo gesto è invece vitale, è insieme artistico, sportivo e civile. L'iniziativa mira a rendere dinamica una tragedia, sollecitando attiva partecipazione. Un viaggio che apre uno scenario, un’immaginario, una azione scenica ideata pensando ai ragazzi che sono l’ultima frontiera dell’ascolto. Al termine di molte tappe, Andrea salirà su un palco e narrerà la storia de “La Fisarmonica Verde”, che nel tempo oltre a un racconto orale è diventato anche un libro, edito nel 2022, e uno spettacolo teatrale, con la regia di Ulderico Pesce. Insieme a lui in tutti gli eventi - ma anche in tutto il viaggio in bici - Angelo Pelini al piano.

“Ho voluto compiere questo viaggio nell’anno in cui ricorrono gli 80 anni dall’8 settembre 1943, il giorno che avrebbe dovuto segnare la fine di un orrore che invece doveva mostrare il suo lato più buio e fratricida. E nella lunga scia di sangue che i tedeschi avrebbero lasciato nella loro lenta ritirata, la vicenda dei 650.000 soldati italiani deportati nei campi nazisti dopo l’armistizio è una delle pagine più vergognose e meno conosciute della nostra storia recente. Questi 1600 chilometri sono la testimonianza di quella che è la vita che riparte, quando la speranza non ha un nome e non ha un cognome, ma semplicemente è, e il futuro è talmente inaspettato da andare bene comunque. Così è tornato mio padre dal campo di concentramento nazista di Lengenfeld nel luglio del 1945. Magro, uno scheletro ricoperto di pelle, a cavalcioni dei respingenti di un treno merci con indosso un cappottone russo ormai fuori stagione, una fisarmonica a tracolla e in tasca la denuncia contro un delinquente nazista reo di un eccidio misconosciuto. Mio padre, un uomo normale, e fortunato, è scampato a tutto questo", dice Andrea Satta, cantante dei Têtes de Bois che, ogni giorno, fa il pediatra nella periferia romana. Satta è stato inviato al Giro d’Italia e al Tour de France per il Manifesto e L’Unità.

 

Tre tappe in Alto Adige

 

Tra i tanti luoghi simbolici: i campi di concentramento tedeschi di Lengenfeld, Dachau, e le Marce della Morte, quelli italiani di Bolzano, Fossoli, i luoghi delle stragi, il cimitero germanico del Passo della Futa. La lunga pedalata percorrerà più possibile il percorso ferroviario che il treno fece allora.

L'ottava tappa, la nona e la decima passeranno anche per l'Alto Adige. Martedì 25 luglio la tappa sarà: Innsbruck - Passo del Brennero - Vipiteno, e si concluderà alle ore 20:30 con lo spettacolo "La Fisarmonica Verde", ospite: Simone Casalini. 

Mercoledì 26 i viaggiatori arriveranno a Bolzano dove depositeranno i fiori al muro del Lager di Via Resia. La decima tappa partirà da Bolzano e terminerà a Lavis, dove, anche in questo caso, verrà messo in scena lo spettacolo "La Fisarmonica Verde", ospite: Renato Sarti.