Una settimana di tunnel
Dopo l’inaugurazione, martedì della settimana scorsa, del primo tratto della Circonvallazione nord-ovest, quello che collega la MeBo alla stazione ferroviaria di Merano, tutti aspettavano, con curiosità e timore, di verificare l’efficacia dell’opera nel giorno del mercato settimanale (venerdì). I colleghi della carta stampata sono andati a vedere di persona, ma sembra che abbiano assistito a film diversi. L’Alto Adige riferisce che “la ‘prova mercato’ mette in affanno il nuovo svincolo”. Il Dolomiten invece assicura che la Circonvallazione ha superato brillantemente la prova e che “nella giornata di mercato del venerdì non ci sono stati problemi di traffico”. L’assessore Stefan Frötscher e il comandante dei vigili urbani Fabrizio Piras, da parte loro, avrebbero espresso tutta la loro soddisfazione per il superamento del test.
Il primo tratto è stato aperto alle auto il 15 ottobre, dopo tre anni e mezzo di lavori. È una delle più grandi opere viabilistiche della legislatura che si chiude. All’inaugurazione erano presenti Luis Durnwalder, l’assessore Florian Mussner, il sindaco di Merano Günther Januth con la Giunta al gran completo, i sindaci dei paesi del circondario e altri esponenti delle istituzioni locali.
Mentre le note della banda si perdevano nell’aria, risuonava già su Facebook qualche appunto polemico. Poca cosa, per la verità. Chi accusava gli amministratori di essersi creato, con la cerimonia, un palcoscenico preelettorale, chi pronosticava l’aumento del traffico nel rione della stazione e una drastica diminuzione della possibilità di trovare parcheggio, chi lamentava che “la voce degli abitanti del quartiere e di chi sostiene le loro ragioni non trova spazio né orecchie che la ascoltino nelle stanze dei bottoni”.
A distanza di una settimana in Comune non sembrano essere arrivate proteste di alcun tipo. “Nessuno si è rivolto a noi per lamentare disagi”, confermano all’Ufficio del Cittadino. Il tenente Karl Stricker ha la responsabilità del Servizio viabilità ed è noto per dire le cose come stanno: “Non ci sono stati particolari problemi tranne quelli che si verificano di solito”, assicura. “Io del resto non ho mai previsto complicazioni. Certo, rimane l’incognita per quei giorni in cui c’è un grande afflusso di gente al mercato. Il problema può essere rappresentato proprio dai pedoni in via 4 novembre”. Anche per questo, per evitare ingorghi impropri, il capitano dei vigili Piras ipotizza ora la chiusura di uno dei passaggi pedonali nei giorni di mercato.
Un’ulteriore inconveniente, in realtà, potrebbe essere rappresentato dalla pista ciclabile che è stata tracciata sulle carreggiate di superficie, a destra e a sinistra delle rampe d’accesso al tunnel. La corsia per le biciclette, secondo alcuni, sarebbe un po’ stretta e pericolosa nel punto in cui si immette nell’imbuto della rotatoria, in prossimità della stazione dei treni. Stricker però trova “esagerata” questa considerazione. D’altra parte, dice, “io posso lavorare sugli spazi che mi danno”. In effetti se la strada è larga tot (e la larghezza è decisa in sede di progetto complessivo) non è facile ricavarne una corsia per le auto, una per le bici e pure dei posti macchina per le soste. L’alternativa sarebbe stata eliminare l’una o l’altra cosa. “Noi abbiamo cercato di realizzare il tutto, tenendo conto che in futuro quella strada sarà a bassissimo livello di traffico. Transiteranno solo i frontisti. Forse non è il massimo, ma ci sono situazioni, a Merano, ben più critiche. Basti pensare a via Huber, dove passa l’asse principale verso la scuola: c’è la striscia per le bici, ci sono le soste e c’è una certa corrente di traffico”. Come dargli torto. Merano non è Los Angeles. In effetti se ci si reca in loco e si osserva direttamente la nuova strada, benché alcune auto tendano a invadere la pista ciclabile, il traffico risulta molto limitato.
Il Servizio viabilità del Comune è intervenuto solo nella fase finale, quando le misure erano già decise e la strada ormai realizzata. “Abbiamo fatto del nostro meglio – chiude il tenente Stricker – con quello che c’era a disposizione”.
D’altra parte una “rivoluzione nel traffico” ci potrà essere a Merano solo dopo la prosecuzione del tunnel verso la val Passiria, cosa che rischia di slittare alle calende greche del dopo-crisi. Per il resto “è ancora prematuro trarre delle conclusioni e fare delle verifiche”.
gefährlich
obwohl es ausreichend Platz bei der Umgestaltung der 4. Novemberstrasse gegeben hat, wurde ein Radstreifen realisiert, welcher die Radfahrer dem Risiko ausliefert entweder mit einer sich öffnenden Tür geparkter Autos oder ausweichend mit vorbeifahrenden Fahrzeugen zu kollidieren. Diese Lösung hat anderenorts schon Todesopfer gefordert und wäre durch eine entsprechende Breite (1,75m nach RVS Richtlinie) leicht zu vermeiden gewesen. Eine ensprechend Markierung (entweder dicker weißer Streifen auf der "Parkseite" oder "Ausweitung der Markierung auf die "Autoseite" wäre bei der erwähnten geringen Verkehrsdichte eine kostengünstige Maßnahme zur Erhöhung der Verkehrssicherheit.