Società | Il ricordo

Telser: Un pioniere dell’inclusione

Dall’avvio di cooperative sociali innovative alla presidenza della Federazione per il Sociale e la Sanità: l’impegno di Telser per i diritti delle persone con disabilità e la sua visione per una cooperazione sociale più forte e inclusiva.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale del partner e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: Coopbund
  • In un’epoca in cui solidarietà e inclusione sono pilastri fondamentali per costruire una società equa e sostenibile, poche persone come Martin Telser sono riuscite a tradurre questi valori in azioni concrete e durature. La sua vita e il suo impegno sono la testimonianza di una visione coraggiosa, capace di trasformare le sfide più complesse in vere opportunità di crescita per l’intera comunità. Grazie a persone come lui, il nostro territorio ha potuto sviluppare un movimento cooperativo forte, innovativo e profondamente umano, in grado di accogliere e valorizzare ogni individuo senza eccezioni.

    Il movimento cooperativo di Coopbund Alto Adige Südtirol desidera esprimere il proprio sentito riconoscimento e sincera gratitudine a Martin Telser, figura emblematica di dedizione, coraggio e innovazione nel campo della cooperazione sociale e dell’inclusione. Martin ha lasciato un’impronta indelebile nella nostra comunità, dedicando instancabilmente la sua vita alla difesa dei diritti delle persone con disabilità e dei malati cronici. Cofondatore di cooperative sociali innovative come independent L. e Sophia, e presidente della Federazione per il Sociale e la Sanità dal 2014 al 2020, Martin ha sempre incarnato una visione chiara e ambiziosa: promuovere una società più inclusiva, in cui ciascuno possa partecipare pienamente e con pari dignità.

    Con la creazione di independent L. nel 2007, Martin ha aperto nuove strade per la vita indipendente e la mobilità delle persone con disabilità, superando barriere fisiche e culturali con spirito innovativo. La cooperativa è tuttora testimone del suo lavoro pionieristico.

    Con Sophia, fondata nel 2013, Martin ha promosso la ricerca sociale e l’innovazione, accompagnando progetti concreti e coordinando competenze multidisciplinari per rafforzare la rete di sostegno e collaborazione nel nostro territorio.

  • 2013. Atto di costituzione della cooperativa Sophia: con Martin Telser tra i soci fondatori e Monica Devilli, all’epoca presidente della cooperativa. Foto: Coopbund
  • Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo da vicino, come Monica Devilli, Presidente di Coopbund Alto Adige Südtirol, ricorda il suo entusiasmo contagioso, la sua capacità di unire persone e istituzioni e la sua dedizione senza riserve. “Personalmente, ho sempre apprezzato il suo approccio trasparente, la massima sincerità e soprattutto la sua autentica capacità di ascolto nei confronti di tutte e tutti, qualità che rendevano ogni confronto costruttivo e umano”.

    Martin non è stato solo un punto di riferimento, ma un esempio vivente di forza, determinazione e coraggio, che ha saputo insegnarci che “volendo, si può”.

    Il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ha elevato Martin Telser a simbolo insostituibile di impegno sociale e dedizione incrollabile, mentre l’assessora Rosmarie Pamer ha ricordato con profonda ammirazione la sua straordinaria capacità di tessere legami duraturi, costruendo ponti di solidarietà e abbattendo con coraggio ogni barriera che divideva le persone.

    Con profondo dolore, ma anche con la certezza che la sua eredità continuerà a vivere, il movimento cooperativo dell’Alto Adige ringrazia Martin Telser per tutto ciò che ha fatto, per il suo esempio e per la sua instancabile dedizione.

    Ci impegniamo con determinazione e passione a proseguire il cammino di cooperazione sociale che Martin ha saputo incarnare con tanto coraggio e amore, costruendo ogni giorno una società più giusta, inclusiva e solidale, dove nessuno venga lasciato indietro.

    Il suo esempio continuerà a guidarci e ispirarci, oggi e sempre.
    Grazie di cuore, Martin.