Virtus Bz, tornare in D è l'obiettivo
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Dopo aver raggiunto i playoff la scorsa stagione, quella in corso per la Virtus Bolzano vuole essere la stagione della promozione per tornare in quella serie D che è stata per tanti anni la casa dei biancorossi. Il terzo posto in classifica attuale, con cinque punti da recuperare sulla vetta, è un buon segnale, anche se per arrivare davanti a tutti a fine campionato, serve un passo più spedito. Con l’allenatore Elis Kaptina abbiamo fatto il punto della situazione.
SALTO: Mister Kaptina, partiamo dall’ ultima partita contro il valle Aurina: un pareggio 2-2 amaro per voi
Elis Kaptina; Di sicuro, anche perché nel primo tempo abbiamo dominato e c’è stata la possibilità di andare sul 2-0. Nella ripresa però, aldi là dell’espulsione di Giacomin che ci ha costretti a giocare in 10, la squadra non mi è piaciuta perché non si possono prendere 2 gol evitabili come quelli che abbiamo subito.
In generale è soddisfatto della squadra di quanto ha fatto nelle prime otto giornate?
Sono contento dei ragazzi anche se avremmo potuto avere qualche punto in più in classifica.
Dove c’è da lavorare soprattutto? Forse in difesa, dato che davanti finora avete sempre segnato a parte contro l’Union Trento?
A livello collettivo ci sono da sistemare un po’ di cose, penso però soprattutto alla finalizzazione: abbiamo sì quasi sempre segnato però per le occasioni che creiamo dovremmo farlo con molta più frequenza. E dietro stare un po’ più attenti.
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L’anno scorso di questi tempi decideva che nel girone di ritorno avrebbe rimesso gli scarpini per dare peso ed esperienza all’attacco: ci sta pensando anche quest’anno?
Non credo: sono soddisfatto degli attaccanti, fanno anche un bel lavoro per la squadra, di sicuro come già affermato, dobbiamo migliorare tanto sottoporta.
Quanto le manca l’essere calciatore?
Non tantissimo, mi sta piacendo molto fare l’allenatore e sto facendo esperienza, ben diversa rispetto alla scorsa stagione in quanto con il doppio ruolo è tutt’altra cosa.
I giovani che contributo stanno dando alla causa?
Sono molto soddisfatto di loro, diversi sono passato dagli Allievi o dalla Juniores in prima squadra: si stanno applicando bene e spero prima o poi di farli esordire perché se lo meritano.
Il mio rapporto con tantissimi ragazzi con i quali ho giocato fino all'anno scorso è rimasto uguale, in campo però io sono il mister e non guardo in faccia nessuno. Abbiamo tutti un obiettivo e bisogna raggiungerlo.
Più facile giocare o allenare?
Certamente giocare, c’è solo quello come compito, sei a disposizione del mister e cerchi di farlo al meglio. Nell’altro ruolo invece il calcio ce l’hai in testa H24, non stacchi mai, vedi gli errori e cerchi sempre il modo di non commetterli più.
Com’è cambiato, da quando è allenatore, il suo rapporto in particolare con i senatori della squadra, con i quali ha condiviso parecchie stagioni come compagno di squadra
Fuori dal campo è rimasto uguale, in campo loro fanno i giocatori io il mister, l’ho sempre detto: non guardo in faccia nessuno. Abbiamo tutti un obiettivo e bisogna raggiungerlo.
Domenica andate a Comano che partita sarà?
Partita molto difficile, loro sono un’ottima squadra, ma noi andremo lì per portare a casa i tre punti. In generale questo è un campionato equilibrato, le squadre sono ben attrezzate, in particolare le formazioni trentine che hanno investito più che quelle dell’Alto Adige e si sta vedendo non è un caso che in classifica le ultime quattro siano altoatesine.
Per la vittoria del campionato c’è anche la Virtus Bolzano?
Ci siamo sempre, ci proveremo fino alla fine, poi sarà come sempre il campo a emettere il verdetto. La più attrezzata secondo me è il Levico, ma anche noi abbiamo investito per fare un campionato di vertice.
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